Un’altra giornata difficile per l’agricoltura ravennate, messa a dura prova da una nuova ondata di maltempo che ha colpito la Bassa Romagna e il Faentino. Dopo il rialzo termico del mattino, un violento temporale con grandine ha danneggiato gravemente i frutteti in fiore, già compromessi dalle recenti gelate tardive.
Maltempo improvviso: danni tra Cotignola, Barbiano e Faenza
Nel primo pomeriggio, dopo una mattinata soleggiata con temperature che avevano raggiunto i 20 gradi, una perturbazione improvvisa ha investito la zona con pioggia torrenziale e chicchi di ghiaccio grandi come ciliegie. Le aree più colpite risultano quelle di Cotignola e Barbiano, dove la grandine ha imbiancato i campi, ma i danni si estendono anche nel Faentino, lungo la via Emilia e nelle campagne tra Reda, la via Faentina-Brisighellese e Faenza.
Gli agricoltori segnalano campi allagati e colture compromesse, con ripercussioni pesanti su un settore già in crisi. La pioggia ha raggiunto picchi di 50 mm, aggravando ulteriormente la situazione.
Coldiretti Ravenna: “Danni pesantissimi, eventi estremi sempre più frequenti”
La Coldiretti Ravenna ha immediatamente avviato un monitoraggio nelle zone colpite per stimare le perdite economiche e produttive. “Purtroppo – sottolinea l’associazione – l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai diventata la norma. Si passa rapidamente dal sole al maltempo, dalle temperature miti alle grandinate improvvise, e l’agricoltura è il settore che più di tutti ne subisce le conseguenze”.
Negli ultimi dieci anni, i cambiamenti climatici hanno causato oltre 14 miliardi di euro di danni al comparto agricolo in Italia. Per questo, Coldiretti chiede interventi urgenti per sostenere gli agricoltori e far fronte alle emergenze sempre più frequenti. L’organizzazione sta raccogliendo le segnalazioni degli associati per predisporre le richieste di ristori e attivare le procedure previste dalla normativa per le calamità naturali.
Intanto, i produttori della zona guardano con preoccupazione ai prossimi giorni, sperando in una stabilizzazione delle condizioni meteo per evitare ulteriori danni alle coltivazioni primaverili.