La comunità faentina piange Giampaolo per tutti “Pape” Gurioli. spentosi a soli 65 anni ieri, 12 marzo all’ospedale Careggi di Firenze. La camera ardente sarà verrà allestita al teatro degli Animosi di Marradi. I funerali si terranno sabato 15 marzo alle 15 nella sua Marradi, presso la chiesa del monastero della SS. Annunziata in via Razzi,49. Pape lascia una figlia, Arianna, il fratello Enrico, la sorella Silvia e tre nipoti.

Giampaolo Gurioli era nato a Marradi il 19 novembre 1959, ed è stato un musicista eclettico, che ha suonato e arrangiato brani pop, jazz e di musica contemporanea. Formatosi da giovanissimo nella fucina di don Italo Cavagnini, ha iniziato a suonare in alcune band marradesi e fatto parte della storica band faentina Le Comete, come tastierista. Fu una delle prime fondate dal prete ‘rock’ e ha accompagnato le edizioni nascenti del Pavone D’oro negli anni ’70. Gurioli ha poi proseguito gli studi classici al Conservatorio di Firenze. Da lì è stato quasi immediatamente catapultato nel mondo della musica leggera, dove ha collaborato come pianista e arrangiatore con artisti del calibro di Jovanotti (di cui è stato pianista per otto anni), Lunapop e Cesare Cremonini, Giorgia, Laura Pausini, Piergiorgio Farina, solo per citarne alcuni. Suoi gli arrangiamenti del brano 50 special dei Lunapop e del Pavarotti & Friends. E’ stato anche autore di musiche per pianoforte utilizzate in conservatori italiani ed europei. Si è esibito in contesti internazionali di grande livello confrontandosi con musicisti come Steve Grossman, Billy Cobham, Franco D’Andrea, Joe Zawinul. Ai numerosi dischi incisi con le più grandi pop star italiane, Pape ha aggiunto anche vari album da solista, mentre nel 2006 è stato consulente della regia musicale delle Olimpiadi di Torino. Negli ultimi anni seguiva nella carriera artistica la soprano Federica Balucani, con cui ha portato con successo in giro per l’Italia vari progetti artistici.

Grande amico del Pavone d’Oro, don Marco: “Un’eredità che vivrà nel tempo”

Restando in abito locale, Gurioli è stato per anni presidente della Giuria del Pavone D’Oro. Già due anni e mezzo fa aveva avuto gravi problemi di salute. Una forte emorragia interna, data dalla rottura dell’aorta lo avevano costretto a un lungo calvario tra reparti di rianimazione, sale operatorie e centri di riabilitazione. Si era però ripreso, tant’è vero che era riuscito a partecipare alla kermesse dell’anno scorso ed era atteso anche per questa edizione. Don Marco Ferrini, presidente dell’associazione Pavone d’Oro, ha voluto ricordarlo con parole di grande affetto. «Sono profondamente addolorato per la scomparsa di Pape, un grande amico del Pavone oltre che personale – scrive don Marco Ferrini -. Ci eravamo visti l’ultima volta qualche settimana fa a casa di amici. È stato una parte integrante della storia del Pavone d’Oro, fin dalla sua fondazione. Nel tempo ci è sempre stato vicino – continua don Marco – rendendosi disponibile e, anche negli ultimi anni, non è mai mancato alla finale per premiare i giovani artisti vincitori. Pur nei grandi successi ottenuti nella sua carriera è rimasto quello di sempre, ricordando con orgoglio le sue origini musicali e il legame con padre Albino Varotti e don Italo Cavagnini, due figure che hanno avuto un ruolo cruciale nella sua formazione e nella promozione della musica a Faenza. Padre Albino, in particolare, gli ha acceso la scintilla per intraprendere quel percorso musicale straordinario che tutti conosciamo. Negli ultimi anni aveva affrontato problemi di salute, ma nonostante le difficoltà aveva continuato a suonare e a partecipare al Pavone d’Oro. Anche quest’anno ci eravamo dati appuntamento per la finale del 22 marzo, come sempre. Con il suo talento, il suo spirito libero e la sua passione, ha lasciato un’eredità preziosa che continuerà a vivere nel tempo».

Il cordoglio social

Immediato anche il cordoglio social di artisti e persone comuni che hanno collaborato o conosciuto Pape. “Un artista pazzo e unico – scrive Lorenzo Jovanotti – mando un grande abbraccio alla figlia Arianna, che lui adorava. Era di Marradi, terra di poeti”. Anche Laura Pausini ha voluto ricordarlo con affetto. “Riposa in pace caro Pape” ha scritto sui suoi canali social. Moltissime le persone comuni che lo hanno amato e conosciuto e che hanno lasciato un ricordo anche in rete

I messaggi dei sindaci di Faenza e Marradi

Commoventi i messaggi di cordoglio dei due sindaci di Faenza e Marradi. “Pape Gurioli è stato un musicista di immenso talento – ha scritto il sindaco Massimo Isola -, un innovatore capace di esplorare nuovi orizzonti sonori con creatività e passione. La sua arte ha lasciato un segno indelebile, non solo nella nostra città, ma anche nel mondo musicale a livello nazionale e internazionale. La sua scomparsa rappresenta una grande perdita per tutta la comunità musicale ma anche faentina. Legato profondamente a Faenza, anche per il concorso canoro Il Pavone d’Oro per il quale presiedeva la giuria, Pape non è stato solo un grande interprete, ma anche un operatore culturale di primo livello, capace di coinvolgere e ispirare con il suo spirito libero e visionario”. Anche l’amministrazione comunale di Marradi si è unita al dolore di famiglia e amici “La nostra comunità piange la scomparsa di un musicista eclettico e di fama internazionale – scrive il sindaco di Marradi Tommaso Triberti Gurioli – dice Triberti – è stato un esempio di talento e dedizione alla musica, capace di spaziare dal pop al jazz, fino alla musica contemporanea. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nella nostra comunità e nel panorama musicale internazionale. Per la mia generazione – ricorda il sindaco – era ‘Pape di Marradi, quello che suona con Jovanotti!’, e lo raccontavamo con orgoglio, come se un pezzetto di quel palcoscenico fosse anche nostro. È una cosa propria di noi marradesi: il successo di uno è l’orgoglio di tutti. Anche se poi discutiamo, ci alteriamo, abbiamo visioni diverse, ma sempre tra di noi. Fuori siamo orgogliosi gli uni degli altri”. “Prima di diventare musicista a tutti gli effetti – ricorda Triberti – Pape è stato per alcuni anni professore di musica alle nostre scuole medie. Poi ha spiccato il volo, ma sempre mantenendo un rapporto profondo e fecondo con il paese. Oggi – conclude Triberti – Marradi ha perso un grande artista, la musica ha perso un grande interprete”.

Barbara Fichera