Domenica scorsa, 2 febbraio, Festa della Candelora, è morto monsignor Giorgio Orioli, uno dei maggiori studiosi delle Beate di Russi, Margherita e Gentile, di cui era devoto discepolo, nonché discendente della prima, per parte della madre di lei, Giovanna, appartenente al casato degli Orioli.

Don Giorgio Orioli: la vita

Don Giorgio era nato a Cotignola il 24 novembre 1942. Divenuto sacerdote, dopo aver frequentato il seminario dell’allora Arcidiocesi di Ravenna, dove è stato incardinato, ha continuato per tutta la vita i suoi studi di ambito storico-ecclesiale, pubblicando numerosi articoli e saggi, ricoprendo altresì incarichi pastorali in diversi luoghi, prima nella sua Arcidiocesi, poi nel Paese, tra i quali ricordiamo quello di Cappellano, ovvero di parroco, di Montecitorio, quando a presiedere la Camera dei Deputati, dal 1979 al 1992, era stata l‘onorevole Nilde Iotti, la quale lo sostenne per farne riconsacrare la Cappella; quindi Priore per nove anni della Chiesa di San Pietro a Spoleto, per ritirarsi e proseguire i suoi studi, prima a Grottaferrata, nel Monastero Esarchico di Santa Maria, meglio conosciuto quale Abbazia Greca di San Nilo, la cui comunità di rito greco-bizantino, ovvero ortodosso, fu l’unica in Italia a rimanere fedele alla Chiesa Cattolica dopo lo scisma del 1054, poi a Trevi Nel Lazio, in provincia di Frosinone, fino alla scomparsa. Le esequie sono state celebrate martedì 4 febbraio da monsignor Alberto Ponzi, vicario della Diocesi di Anagni-Alatri, nella chiesa degli Altipiani di Arcinazzo; nello stesso giorno, nella chiesa Arcipretale di Russi, il parroco don Luca Ravaglia ha recitato il Rosario di suffragio. Dopo la cremazione, don Giorgio sarà tumulato nella tomba di famiglia a Cotignola: quando avverrà ve ne daremo notizia in queste pagine.

Don Giorgio, tra gli altri, come ricordato, ha compiuto approfonditi studi e ricerche sulle Beate, alla cui Festa, nel mese di gennaio, ha sempre partecipato celebrando la Messa, fino a quando le forze lo hanno sostenuto; ha inoltre sollecitato la Diocesi, la parrocchia e l’Associazione culturale Ettore Masoni ad avviare e proseguire l’opera di pieno riconoscimento, ovvero la canonizzazione delle Beate. Lo ricorderemo ancora. Per ora lo salutiamo in Paradiso con la Preghiera da lui scritta, proprio a Margherita e Gentile: La mia anima davanti a voi,/ Beate Margherita e Gentile,/ mostra la sua povertà/ perché le siate di guida/ con la vostra intercessione./ Fissando lo sguardo unicamente in Dio/ avete percorso il cammino della vita/ testimoniando la presenza dell’Assoluto/ nella personale vocazione/ a cui foste singolarmente chiamate./ Beate Margherita e Gentile,/ maestre di santità,/ a voi rivolgo la mia supplica/ perché mi sia dato rispondere a Dio/ con fedeltà in questa vita/ per contemplarLo nell’altra senza fine/ con Gesù Cristo nello Spirito Santo./ Amen.

                                                                                                                                  Elio Pezzi

Nella foto: monsignor Giorgio Orioli mentre benedice l’altare col sarcofago delle Beate al termine di una delle ultime Messe da lui celebrata in occasione della Festa di Margherita e Gentile (Foto Morena Sansoni).