Una serie di incontri territoriali – zona per zona della Romagna – per illustrare agli stakeholder territoriali le principali attività in atto: sia per quanto riguarda i lavori infrastrutturali in corso d’opera, sia per quanto riguarda le prospettive strategiche future.
È quanto sta organizzando Romagna Acque in avvio di 2025, cercando di toccare i diversi territori delle tre provincie romagnole in un arco di tempo abbastanza omogeneo, per offrire informazioni utili a tutti i comuni soci: nonché per presentarsi ai diversi amministratori di recente nomina (come appunto la quasi totalità dei sindaci della Bassa Romagna).
Così, nei giorni scorsi, i vertici della società – il presidente Tonino Bernabè e il direttore generale Gian Nicola Scarcella – sono stati ospiti dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, alla presenza della Giunta, a partire dalla presidente Elena Zannoni (sindaca di Lugo).
Fra i principali temi trattati: gli investimenti infrastrutturali futuri, a partire dal progetto della terza direttrice della Romagna (ovvero il collegamento fra i potabilizzatore della Standiana a sud di Ravenna e le vasche di carico di Monte Casale, con il conseguente sviluppo del potenziamento costiero Forlimpopoli – Casone – Torre Pedrera); le rinunce tariffarie; gli investimenti in tema di autosufficienza energetica; la nuova società di progettazione “Acqua Ingegneria Srl” (partecipata anche da Romagna Acque), che ha lo scopo di operare a servizio dei soci pubblici; l’aggiornamento del progetto di acquisizione del ramo idrico delle Società Patrimoniali Romagnole, che dovrà essere votato da tutti i Consigli comunali entro il 2025.
Al termine dell’incontro, durato circa un paio d’ore, e ricco di domande e stimoli da parte dei sindaci, si è convenuto di organizzare una visita guidata al centro operativo di Capaccio e alla diga di Ridracoli all’inizio della primavera.