«La rivoluzione tecnologica e culturale in corso sta ridefinendo il rapporto tra economia, politica e società, con il rischio di un dominio incontrastato della tecnocrazia». Lo ha affermato monsignor Mario Toso, vescovo di Faenza-Modigliana, intervenendo a una conferenza alla cooperativa “Insieme si può” di Treviso e ad altre cooperative sociali, dove ha analizzato le implicazioni dello sviluppo accelerato dell’intelligenza artificiale e dell’economia digitale. Secondo il presule, l’assenza di regolamentazioni condivise e la spinta verso un progresso illimitato stanno favorendo la concentrazione del potere nelle mani di poche élite economiche. «Il primato dell’economia sulla politica si rafforza, mentre la democrazia rischia di perdere la sua capacità inclusiva», ha sottolineato. Monsignor Toso ha evidenziato anche la tendenza crescente dei super ricchi a sostituirsi allo Stato nella gestione del welfare, condizionandolo a una logica di mercato che esclude i più deboli. «I ricchi e i super ricchi prenderebbero il posto dello Stato nella gestione del welfare pubblico. La loro capacità di ripianare il deficit del servizio pubblico, la loro “generosità” nei confronti del sostegno del welfare pubblico sarebbero accettate con riconoscenza, non considerando però come ciò di fatto sia raggiungibile, trascurando di valutare il rapporto mezzi-fini, ossia di giudicare come la ricchezza dei benefattori viene raggiunta o anche come i cittadini che, essendo sprovvisti di risorse economiche, siano lasciati a sé stessi. Un’economia che non si misura con il bene comune e la dignità della persona è destinata a produrre ingiustizia e disuguaglianza», ha avvertito, richiamando la necessità di un nuovo modello di sviluppo ispirato alla Dottrina sociale della Chiesa. «Papa Francesco ci invita a costruire un’economia che faccia vivere tutti, che non generi esclusione ma favorisca la partecipazione e la solidarietà», ha concluso, esortando a un rinnovato impegno della società civile, della cultura e delle comunità religiose per contrastare il predominio di un’economia tecnocratica e autoreferenziale.
Il vescovo Mario: «Rischio del dominio della tecnocrazia»
Monsignor Toso è intervenuto a una conferenza alla cooperativa “Insieme si può” di Treviso