In un recente libro un generale italiano prestato alla politica, descrive quello che – secondo lui – è il “Mondo al contrario”.
Ecco, questa volta con una precisione quasi chirurgica, ne abbiamo avuto testimonianza dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, nella conferenza stampa nel suo resort di Mar a Lago (si, perché ormai pubblico e privato per lui sono la stessa cosa) e nel successivo tweet su Truth, il suo social network personale. Donald Trump ha attaccato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, riportando falsità che alimentano la disinformazione, già largamente diffusa dalla propaganda del Cremlino. Definendo il conflitto una “miniera d’oro” per Zelensky, Trump ha dato ulteriore forza a una delle narrazioni più diffuse: quella secondo cui il Presidente ucraino chiederebbe sempre più denaro ai Paesi alleati per spenderne una parte a scopi personali, acquistando ville e beni di lusso in giro per il mondo, incurante della vita dei propri cittadini.
“Non avresti mai dovuto iniziarlo”, ha detto Donald Trump nel corso della conferenza stampa, indicando Zelensky come il responsabile dell’inizio del conflitto e sostenendo che avrebbe potuto porre fine alla guerra negli ultimi tre anni.
Zelensky cinque giorni prima dell’invasione russa del 24 febbraio 2022, durante la Conferenza per la sicurezza in Germania: “Non so cosa voglia il presidente della Federazione Russa, per questo ho proposto di incontrarlo. […] Siamo pronti a sederci e parlare. Scelga la piattaforma che gli piace”. Zelensky era disposto al dialogo e aveva invitato il leader russo a parlare, ma Vladimir Putin ignorò completamente le sue parole, dimostrando la sua intenzione di non voler discutere con il Presidente ucraino, pensando in pochi giorni di conquistare Kiev e invece iniziando un lungo percorso che ha portato alla morte di migliaia di cittadini ucraini e degli stessi soldati russi durante tre lunghi anni.
Il Presidente americano, ignorando fatti ormai noti dal 2022 ad oggi, descrive Zelensky come un “dittatore senza elezioni”, accusandolo di rifiutarle. Si tratta di un ulteriore e clamoroso assist alla propaganda del Cremlino, che da tempo sostiene che Zelensky non sia il legittimo Presidente ucraino a causa della scadenza del suo mandato.
Attualmente, invece, Zelensky è il Presidente ucraino in carica nel pieno rispetto della legge e della democrazia ucraina. A causa dell’invasione russa su vasta scala, iniziata nel 2022, è in vigore la legge marziale che sospende la possibilità di svolgere elezioni.
Trump, così come la propaganda russa, ignora quanto accaduto nella storia. Il Regno Unito, alleato degli Stati Uniti contro i nazisti, mantenne per 10 anni il Parlamento eletto senza tenere alcuna elezione dal 1935 al 1945, perché impegnato in un conflitto armato, con milioni di sfollati.
Negli stessi giorni è partita la narrazione russa, per sostenere la posizione di Trump. Il canale di Stato Rossiya-1 come il quotidiano Izvestia, hanno definito l’Europa come un continente morto, o quasi. Rossiskaya Gazeta, il giornale che esprime la posizione ufficiale del governo, esulta per questa settimana che viene definita come “La più grande doccia fredda possibile per le élite europee”.
Ci resta la consolazione del nostro Presidente Mattarella che di recente, in visita in Montenegro, ha affermato: “L’auspicio è che la Russia torni a svolgere un ruolo di rilievo nel rispetto della sovranità di ogni Stato, è un auspicio che ho sempre fatto nel rispetto del diritto e della carta delle nazioni Unite. Il mondo che noi vorremmo è quello che rispetta il diritto internazionale“, ha aggiunto il capo dello Stato, auspicando “che si raggiunga una pace giusta in Ucraina e che non sia fittizia o fragile“.
Un mondo che non sia proprio al contrario!
Tiziano Conti