Il tempo stringe e l’incertezza normativa non deve cogliere impreparate le imprese italiane: l’obbligo di assicurazione contro i rischi catastrofali entrerà in vigore, con ogni probabilità, entro il 31 marzo 2025.
Nonostante le ipotesi e le speranze di proroga circolate nelle ultime settimane, sollecitate anche da Confcooperative nei giorni scorsi, il percorso normativo resta tracciato: il Governo intende porre la fiducia e rispettare la scadenza per la conversione in legge entro il 25 febbraio del Decreto Milleproroghe, con un conseguente decreto attuativo che definirà termini, tempi e modalità di applicazione della norma che impatterà su 4 milioni di imprese nel Paese.
“Le imprese non possono permettersi di aspettare l’ultimo minuto per affrontare il problema – dichiara Daniele Ravaglia, Presidente di Ciba Brokers, società di brokeraggio assicurativo -.
Al di là di eventuali proroghe che oggi sembrano più che mai lontane, è chiaro che l’obbligo assicurativo è destinato a diventare una realtà nel breve periodo.
Oggi in Italia le imprese assicurate contro eventi catastrofali sono meno del 10%, con un picco di poco superiore al 15% in Emilia-Romagna: con un mese di tempo per mettersi in regola con le nuove norme, il rischio per le aziende è quello di affrontare costi eccessivi ed esporsi a rischi importanti.
Non essere in regola con la normativa potrebbe, infatti, comportare l’esclusione da contributi e agevolazioni pubbliche, oltre a gravi conseguenze economiche in caso di calamità. Occorre agire per tempo, analizzando il livello di rischio delle imprese e predisponendo sin d’ora un’ipotesi che valuti le coperture più adeguate.
“L’introduzione dell’obbligo assicurativo per le imprese rappresenta un passo avanti fondamentale per la tutela del tessuto economico nazionale – chiosa il presidente di Ciba Brokers -. Se è vero che le imprese dovranno sostenere un costo iniziale, è altrettanto vero che questa misura le renderà più resilienti di fronte a eventi catastrofali sempre più frequenti.
Avere una copertura adeguata significa poter contare su risorse certe per ripristinare la propria attività in tempi brevi, senza mettere a rischio la continuità aziendale, in un contesto in cui le risorse pubbliche sono sempre più esigue e lente nell’arrivare a destinazione.”