Nel cuore di Bologna si sono verificati episodi di violenza e vandalismo contro la sinagoga durante gli scontri al corteo per Ramy Elgaml (il giovane egiziano morto a fine novembre in un incidente in seguito a un inseguimento dei Carabinieri).

L’accaduto ha suscitato una ferma condanna da parte del cardinale Matteo Maria Zuppi e delle Comunità ebraiche. Le dichiarazioni.

Il cardinale Zuppi condanna la violenza e l’odio

“Non c’è giustificazione per qualsiasi violenza e condanniamo l’inaccettabile e mai estinto seme dell’antisemitismo. E condanniamo con fermezza la violenza contro le Forze dell’ordine”.

Così il cardinale arcivescovo di Bologna, Matteo Maria Zuppi, in una nota diffusa ieri a seguito dei gravi atti di violenza e all’assalto alla sinagoga compiuti sabato sera nel centro cittadino.
Il porporato – informa la diocesi – ha condannato tali episodi anche nell’omelia durante la messa celebrata ieri pomeriggio in cattedrale nella festa del Battesimo di Gesù dove ha accolto la candidatura di sette diaconi permanenti.

“Ci auguriamo che – ha aggiunto il cardinal Zuppi – straziati dal dolore per tutte le vittime, per i bambini e per ogni innocente che muore, tutti si impegnino per la liberazione degli ostaggi, a porre fine alle ostilità, e disarmino il cuore dell’uomo dall’odio e dalla violenza, e che il dialogo prenda il posto della guerra e di ogni forma di violenza”.

I vertici delle comunità ebraiche: “Ogni estremismo mette in discussione l’impegno per una convivenza civile”

“Chi, per far valere diritti altrui e contestare forme di razzismo, esercita violenza calpestando altri diritti, incendiando piazze e attaccando una sinagoga, si muove di fatto per destabilizzare legalità e democrazia”, spiegano in una nota congiunta la presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segni, e il presidente della Comunità ebraica di Bologna, Daniele De Paz, a seguito dell’attacchi vandalici contro la sinagoga durante gli scontri al corteo per Ramy Elgaml. 

“Ogni forma di estremismo – scrivono i rappresentanti delle comunità ebraiche – punta a mettere in discussione l’impegno per una convivenza civile che difendiamo ogni giorno. La difesa dei luoghi ebraici e delle libertà religiose non è una concessione agli ebrei: è un problema che riguarda la democrazia italiana e sono gli italiani a dover respingere chi si pone fuori dal contesto democratico”.

“Crescente dilagare di odio antiebraico. Preoccupa in vista del 27 gennaio”

“Per tutelare l’ordine pubblico nella propria città e lo Stato di diritto – prosegue la nota – non bastano espressioni di vicinanza del giorno dopo come quelle del sindaco di Bologna, Matteo Lepore. 

Serve una totale e sincera coerenza, che invochiamo da mesi e che invece è risultata mancante e sorda alle istanze delle Comunità ebraiche, dinanzi al crescente dilagare di odio antiebraicoQuesto precedente preoccupa molto anche in vista del 27 gennaio, Giorno della memoria, per quanto essa verrà calpestata e sostituita con esplicitazioni di odio, violenza e distorsione. Alle forze dell’ordine e agli agenti impegnati in prima persona la totale vicinanza e solidarietà di tutte le Comunità ebraiche in Italia”.