Vigne, frutteti e campi coltivati nuovamente sott’acqua a seguito delle piogge intense sul crinale appenninico tra Toscana e Ravennate. Sono stati sufficienti circa 65mm di pioggia a mandare in crisi la tenuta arginale lungo la vallata del Lamone, con il fiume che tra la tarda mattinata e le prime ore del pomeriggio è esondato in più punti.

A farne le spese, ancora una volta, il comparto agricolo con i terreni di alcune aziende, già colpite dalle precedenti alluvioni, ancora una volta totalmente sommersi.

“Purtroppo – afferma il Ddirettore di Coldiretti Ravenna, Assuero Zampini – queste ennesime esondazioni e gli allagamenti conseguenti sono la riprova, se mai ce ne fosse ancora bisogno, dell’evidente debolezza del sistema arginale, sistema che al netto di alcuni interventi di ripristino eseguiti in questi mesi, entra in crisi dopo appena qualche ora di pioggia”.

Coldiretti Ravenna, che con l’aiuto degli agricoltori, primi guardiani del territorio, già da mesi, e in particolare a seguito delle alluvioni del settembre scorso, ha monitorato e censito lo stato di fiumi e argini a monte della via Emilia mettendo a disposizione degli enti preposti una dettagliata mappatura, ribadisce l’urgenza di completare le opere di rinforzo e il totale ripristino.

“Non ci stanchiamo di ripeterlo, occorre accelerare con gli interventi indispensabili di messa in sicurezza – afferma il direttore Zampini – garantire pulizie puntuali e periodiche di alvei e argini e ovviamente dare concretezza a quel piano speciale che non possiamo permetterci di lasciare sulla carta.

Ne va della tutela dei cittadini e del futuro di un territorio che chiede a gran voce di diventare finalmente più sicuro e meno fragile”.