La figura di Gaetano Salvemini, storico, filosofo e militante antifascista, viene celebrata a Faenza con un volume che raccoglie gli atti del ciclo di conferenze organizzato per il 150° anniversario della sua nascita. La presentazione si terrà venerdì 31 gennaio alle 18 nell’Auditorium del Palazzo degli Studi.

La figura di Gaetano Salvemini e il suo legame con Faenza

Venerdì 31 gennaio, alle ore 18, nell’Auditorium del Palazzo degli Studi (via Santa Maria dell’Angelo 1) verrà presentato il volume che raccoglie gli atti del ciclo di conferenze che l’associazione Ex Allievi del Liceo Torricelli di Faenza ha organizzato in occasione del centocinquantesimo anniversario dalla nascita di Gaetano Salvemini.

Nato a Molfetta l’8 settembre 1873, Salvemini è stato un grande storico, filosofo, politico, docente; nella sua lunga vita (morì a Sorrento, il 6 settembre 1957) ha intrattenuto rapporti, talvolta amichevoli, più spesso conflittuali con tutti i protagonisti della cultura e della politica italiana contemporanea.

Straordinaria è stata anche la sua biografia, perché straordinarie e tragicamente imprevedibili furono le vicende che dovette attraversare, gli sconvolgimenti che rovesciarono ripetutamente i progetti di vita che con rinnovate energie Salvemini tentava via via di ridisegnare. Due su tutti: nel 1908 il terremoto di Messina, a cui sopravvisse miracolosamente, ma che gli portò via tutti gli affetti (i cinque figli ancora bambini, la moglie, la sorella) e nel 1925 l’esilio, con le conseguenti peripezie che ne fecero il leader riconosciuto dell’antifascismo militante fra due continenti e infine lo indussero a reinventarsi come professore universitario a Harvard e come conferenziere itinerante (in inglese, lingua imparata alla bella età di cinquant’anni) in tutti gli Stati Uniti, da costa a costa.

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Gaetano Salvemini

Fra queste drammatiche vicende che si svolsero su scenari nazionali e internazionali, anche Faenza ebbe un posto non del tutto trascurabile.

Il giovane professore pugliese giunse infatti nella città manfreda fresco di laurea nel 1896 ed ebbe la prima occasione per far conoscere il suo singolare talento di comunicatore e di educatore.

Restò presso il liceo faentino per «due anni felici» (così li avrebbe rievocati fino alla vecchiaia), allacciando relazioni che si sarebbero protratte nel tempo e lo avrebbero attirato nuovamente qui per diverse rimpatriate, grazie anche alla vicinanza con Firenze, sua seconda patria, dove si era laureato e aveva poi insegnato storia all’Università.

Cinquant’anni fa, in occasione del centenario dalla nascita, c’era ancora a Faenza qualcuno che lo aveva conosciuto personalmente e c’erano molti che di lui avevano sentito parlare con entusiasmo dai testimoni diretti.

Fu quella l’occasione per un importante convegno di studio, che fu indetto dalla locale associazione mazziniana e si tenne nella sala del Consiglio comunale, con la partecipazione di autorevoli studiosi.

Il ciclo di conferenze e la pubblicazione del volume

Alla ricostituita associazione Ex Allievi del Liceo Torricelli, presieduta da Antonio Nannini, è toccata l’iniziativa di riprendere un filo mai interrotto, promuovendo una serie di incontri che si sono svolti dal settembre al dicembre 2023, prevalentemente nell’Auditorium del medesimo liceo dove Salvemini insegnò.

Gli incontri hanno toccato i vari aspetti della personalità del letterato pugliese: lo storico, il filosofo, il militante antifascista, il docente, il promotore di riforme della scuola e dell’università.

Il volume che ora si pubblica, anche grazie al contributo della Fondazione Gaetano Salvemini ed Ernesto Rossi di Firenze, corona degnamente il ciclo delle celebrazioni.

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Gli autori e i titoli dei capitoli

Stefano Drei (già docente del liceo Torricelli): Gaetano Salvemini a Faenza: dal 1896 al 1898 (e oltre); Tiziana Pironi (Università di Bologna): Gaetano Salvemini e la riforma della scuola; Andrea Mariuzzo (Università di Modena e Reggio): Gaetano Salvemini e l’università; Andrea Becherucci (Archivi Storici dell’Unione Europea di Firenze): L’europeismo di Salvemini; Lorenzo Valgimigli (avvocato): Gaetano Salvemini e Guido Valensin tra terremoti e migrazioni; Sergio Bucchi (Università La Sapienza, Roma): Salvemini e la filosofia. Un rapporto conflittuale; Gaetano Pecora (Università del Sannio – Luiss Guido Carli, Roma): Un riformista irregolare. Gaetano Salvemini e il bolscevismo; Alice Gussoni (University of Oxford): Salvemini l’antifascista.