Ieri, domenica 26 gennaio, durante l’Angelus, Papa Francesco ha ricordato la Giornata internazionale di commemorazione in memoria delle vittime dell’Olocausto, che si celebra oggi, in occasione dell’80° anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz
L’orrore dello sterminio
“L’orrore dello sterminio di milioni di persone ebree e di altre fedi avvenuto in quegli anni non può essere né dimenticato né negato”. Così Papa Francesco ha ricordato ieri, domenica 26 gennaio, durante l’Angelus la Giornata internazionale di commemorazione in memoria delle vittime dell’Olocausto, che si celebra oggi, in occasione dell’80° anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz.
L’omaggio a Edith Bruck
Dopo l’Angelus, il Papa ha menzionato Edith Bruck, “la brava poetessa ungherese” sopravvissuta alla Shoah: “Oggi, se volete, potete ascoltarla nel programma ‘Che tempo che fa’. È una brava donna”. Quindi ha rinnovato l’appello “affinché tutti collaborino a debellare la piaga dell’antisemitismo, insieme ad ogni forma di discriminazione e persecuzione religiosa. Costruiamo insieme un mondo più fraterno, più giusto, educando i giovani ad avere un cuore aperto a tutti, nella logica della fraternità, del perdono e della pace”.