In una celebrazione ricca di spiritualità e partecipazione, il nuovo anno è stato accolto a Modigliana nella Solennità di Maria Madre di Dio con la Messa presieduta dal vescovo Mario Toso. Hanno concelebrato i parroci don Marco Corradini e don Stefano Rava. «L’ incarnazione del Figlio di Dio – ha detto il vescovo durante l’omelia – ci pone in una comunione mirabile con Lui. Ne condividiamo l’amore e la vita immortale. Se noi siamo associati alla vita del Figlio, per essere come Lui, il percorso della nostra vita è, in certo modo, indicato. Cresciamo in pienezza nella nostra singola umanità, ma anche come famiglia umana, se viviamo in comunione con il Signore Gesù che ci divinizza. Solo Lui ci rende capaci di amare come Dio è in grado di fare».

Pellegrini di speranza

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Monsignor Toso ha poi ricordato l’apertura dell’anno giubilare in Diocesi, avvenuta il 29 dicembre scorso. «Il Giubileo va vissuto nei confronti dei grandi eventi negativi che colpiscono il pianeta e la famiglia umana – ha precisato – Nella nostra esistenza terrena, contrassegnata da ingiustizie, conflitti, diseguaglianze, prevaricazioni, sfruttamenti delle risorse umane e naturali dei Paesi più poveri, trattamenti disumani delle persone migranti, non possiamo limitarci ad aspettare. Dobbiamo annunciare, organizzare, costruire la speranza. Come pellegrini della speranza, che è Cristo Gesù, speranza che non delude, proprio per essere segni efficaci e luminosi di speranza, dobbiamo tracciare e concretizzare cammini di speranza per tutti. Tocca a tutti organizzare la speranza e tradurla nella quotidianità concreta, nei rapporti umani, nei legami con il pianeta, nell’impegno sociale e politico. Accogliamo la sfida del Giubileo: è un’occasione per rispondere all’Amore del Signore, per metterci in cammino, per riconoscere e comprendere sempre meglio dove Lui ci vuole condurre, poiché noi siamo richiesti per il Signore». Al termine della celebrazione, il vescovo ha consegnato alle autorità civili e ai rappresentanti delle associazioni di volontariato presenti il libretto Pellegrini di Speranza. Un gesto simbolico che vuole essere un segno di fiducia e incoraggiamento per chi è impegnato a servizio del bene comune.