I lavoratori della Lafert di Fusignano sono in stato di agitazione. Dopo l’assemblea di mercoledì 15 gennaio, i sindacati Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil hanno proclamato un pacchetto di 24 ore di sciopero contro la chiusura dello stabilimento, che mette a rischio il futuro di 60 famiglie.
Sciopero e mobilitazione
Mercoledì 15 gennaio, nello stabilimento di Fusignano, si è tenuta un’assemblea dei lavoratori con le rappresentanze sindacali unitarie e territoriali. L’incontro si è concluso con la proclamazione dello stato di agitazione e un primo sciopero di due ore, dalle 10 alle 12, a cui seguiranno ulteriori iniziative nei prossimi giorni.
Il pacchetto di scioperi, deciso congiuntamente da Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, sarà gestito in collaborazione con le Rsu, mentre i dettagli delle prossime azioni saranno definiti a breve.
Lavoratori delusi e preoccupati
L’assemblea ha manifestato forte disappunto per la decisione dell’azienda di chiudere lo stabilimento, in contrasto con gli impegni di rilancio dichiarati in precedenza. Questa scelta mette in discussione il futuro di 60 famiglie del territorio, generando preoccupazione non solo tra i dipendenti, ma anche nella comunità locale.
La richiesta di un tavolo istituzionale
I sindacati e i lavoratori intendono chiedere con urgenza l’apertura di un tavolo istituzionale regionale, al fine di affrontare la situazione attuale, con lo scopo di salvaguardare il sito produttivo e le posizioni lavorative.