Prendersi cura del nostro pianeta perché la natura non può essere soltanto una mera cornice della vita umana.

Su questo tema si è fatto sentire, a più riprese, anche Papa Francesco che ormai dieci anni fa dedicò la sua seconda Enciclica, “Laudato sì”, alla salvaguardia della nostra casa comune.

Proprio la preoccupazione verso l’ambiente e la necessità di fare qualcosa di concreto per tutelarlo hanno portato alla nascita dell’associazione faentina, “Il mondo che vorrei”, che ha come attività principale la pulizia dei fiumi dai rifiuti.

“Il nostro motto, racconta il presidente Vito Volpe, è non bisogna essere supereroi per salvare il mondo. Anche un singolo gesto, come raccogliere un sacchetto di plastica, può fare la differenza. Da questi ideali è nata la nostra associazione.”

Immagine WhatsApp 2025 01 11 ore 15.05.11 e5c71f20

L’intervista a Vito Volpe (presidente Il mondo che vorrei)

Volpe, quando è nata “Il mondo che vorrei”?

Tra amici, una domenica pomeriggio del 2019, stavamo passeggiando lungo il fiume Senio e siamo rimasti impressionati dalla quantità di plastica presente. Così abbiamo deciso di fare qualcosa, organizzando appunto delle giornate dedicate alla pulizia di fiumi e corsi d’acqua, arrivando a coinvolgere trenta persone. Visto il successo delle prime iniziative abbiamo poi deciso, nel 2021, di costituire un’associazione di promozione sociale, che oggi conta cinquanta soci.

Qual è l’età media della base sociale?

L’aspetto interessante è che la nostra associazione riunisce persone di tutte le età, dai 25 ai 55-60 anni. I due soci in assoluto più giovani hanno 16 anni e ciò che abbiamo notato è che i giovani apprezzano molto l’approccio concreto della nostra associazione. Hanno bisogno di vedere che dalle parole si passa ai fatti e che in una giornata riusciamo, nel nostro piccolo, a ripulire una zona fluviale o un’area verde.

Quali fiumi ripulite da plastica e rifiuti vari?

Ci occupiamo principalmente di Lamone, Senio e loro affluenti.

Oltre alla pulizia dei corsi d’acqua, quali altri progetti segue l’associazione?

E’ attualmente in essere un patto di collaborazione con il Comune di Faenza e dunque, sulla base di segnalazioni comunali, ci occupiamo anche della pulizia di alcune aree verdi. Inoltre abbiamo in gestione la rotonda tra via Pana e via San Silvestro, in cui abbiamo recentemente piantumato degli alberi.

Poi, in collaborazione con le Guardie Ecologiche Volontarie e Romagna Sentieri, ci occupiamo anche di ripulire dai rifiuti i calanchi, in particolare nella zona di Castel Raniero e della Pideura.

Abbiamo dato vita al progetto “Spazio Mary”, dal nome di una nostra consigliera, dove realizziamo oggetti ed idee regalo, con rifiuti e materiali di recupero, come i tappi di bottiglia e, in collaborazione con l’assessorato comunale all’Istruzione, in questo spazio accogliamo anche ragazzi e ragazze che sono stati sospesi da scuola.

Immagine WhatsApp 2025 01 11 ore 15.05.11 c7683d6a

Infine, facciamo parte del centro aggregativo Morfeo, insieme alle associazioni Encefali a Remi, Axat e Mani Tese, cercando di avvicinare gli studenti delle scuole secondarie alle tematiche ambientali.

C’è un’operazione di pulizia che l’ha particolarmente colpita in questi anni?

Nel corso della prima giornata di pulizia dei calanchi ci siamo imbattuti in una discarica abusiva, risalente con ogni probabilità agli anni cinquanta. Abbiamo trovato un paio di tonnellate di rifiuti, così tanti da riempire una cinquantina di sacchi neri.

Immagine WhatsApp 2025 01 11 ore 15.05.12 de210dc6

Per il 2025 avete qualche idea nuova da sviluppare?

Stiamo cercando di avvicinare maggiormente la popolazione alle tematiche ambientali e per questo vogliamo organizzare sempre più conferenze su temi come, ad esempio, le microplastiche e la sostenibilità ambientale. La prossima conferenza è in programma il 29 gennaio e si focalizzerà sugli alberi.

Proprio nel 2025, il Museo Malmerendi, dove si svolgeranno tutte le conferenze, diventerà la sede ufficiale della nostra associazione.

Infine, abbiamo recentemente stipulato un accordo di collaborazione con l’associazione di Imola “Puliamo i fossi”, per dare una mano anche su quel territorio.

Come è cambiata la vostra attività durante le alluvioni?

Per ovvi motivi abbiamo momentaneamente sospeso la nostra attività istituzionale, legata alla pulizia dei corsi d’acqua, per aiutare le persone colpite dagli eventi alluvionali.

Immagine WhatsApp 2025 01 11 ore 15.05.12 5f54b211

Da maggio ad agosto 2023 abbiamo organizzato, tutti i giorni, operazioni di sgombero e pulizia delle case da acqua e fango, arrivando a coordinare anche un centinaio di volontari, provenienti da tutta Italia e collaborando con diverse associazioni, tra cui “Romagnoli Popolo Eletto”.

Abbiamo inoltre aperto un centro per le donazioni, destinando fondi ed attrezzature a diverse realtà medio-piccole del territorio faentino.

Samuele Bondi