Faenza si conferma città della musica indipendente con tre serate che hanno riunito oltre 500 spettatori. Al Cinema Sarti, i docufilm dedicati a Francesco Guccini, Vinicio Capossela e Pino Daniele hanno celebrato i 30 anni del Mei, offrendo al pubblico un’esperienza unica tra arte e territorio.

Il successo di tre docufilm al Cinema Sarti

Nel mese appena trascorso, il Cinema Sarti di Faenza ha ospitato tre serate dedicate ad altrettanti docufilm su figure iconiche della musica italiana: Francesco Guccini, Vinicio Capossela e Pino Daniele.

L’iniziativa, organizzata in collaborazione con Cinemaincentro e il Meeting delle Etichette Indipendenti (Mei), ha attirato oltre 500 spettatori, unendo momenti di approfondimento culturale e celebrazione della musica indipendente.

Il primo appuntamento, con Fra la Via Emilia e il West, ha ripercorso il leggendario concerto di Francesco Guccini tenutosi a Bologna quarant’anni fa. L’evento è stato un successo straordinario, registrando al Cinema Sarti il maggior numero di presenze tra i cinema dell’intera Regione Emilia-Romagna nel primo giorno di proiezioni.

Capossela e un mini-live d’eccezione

La seconda serata ha visto protagonista il poliedrico Vinicio Capossela, che ha incantato il pubblico con un docufilm arricchito da una sorpresa speciale: un mini-live esclusivo realizzato al Mei di quest’anno insieme alle faentine Emisurela.

Questo momento ha sottolineato il legame profondo tra Capossela e Faenza, una città che lo aveva già accolto nella prima edizione del Mei, trent’anni fa.

L’omaggio a Pino Daniele, alla presenza dei registi

La rassegna si è conclusa con il docufilm dedicato a Pino Daniele, un altro pilastro della musica italiana. Alla proiezione hanno partecipato i registi Marco Spagnoli e Stefano Senardi, oltre allo sceneggiatore Renato Marengo, che hanno condiviso con il pubblico aneddoti e retroscena legati alla vita dell’artista.

Tra le curiosità emerse, si è ricordato il primo concerto di Pino Daniele fuori dalla Campania, tenutosi proprio a Faenza nel 1978 al Teatro San Giuseppe, grazie al promoter Willy David e a Radio Base.

La musica indipendente come filo conduttore

A introdurre ogni serata è stato Giordano Sangiorgi, patron del Mei, che ha coinvolto il pubblico con racconti e curiosità che collegavano gli artisti protagonisti al territorio faentino.

Tra le “chicche” più apprezzate, il ricordo della visita del cantautore faentino Claudio Toschi nella celebre casa di Guccini a Bologna.

L’evento ha confermato non solo la vocazione di Faenza come capitale della musica indipendente, ma anche il successo della collaborazione tra Cinemaincentro e Mei, già sperimentata lo scorso anno con il docufilm dedicato ai Cccp – Fedeli alla Linea.

Una rassegna destinata a continuare

Il grande successo delle tre serate lascia presagire una continuazione della rassegna, con nuovi titoli in programma per i prossimi mesi. Un’occasione unica per valorizzare la musica e la cultura indipendente, celebrando al tempo stesso i 30 anni del Mei, nato nel 1995 come primo festival dedicato alle autoproduzioni in Italia.