È imminente l’entrata in vigore del nuovo Codice della strada, approvato dal Senato lo scorso 20 novembre. «Secondo dati statistici del 2021, riferiti all’anno precedente, gli incidenti stradali sono in aumento del 24% e le cause principali sono velocità troppo elevata e distrazioni alla guida», commenta Vasco Talenti, comandante della Polizia Locale della Romagna Faentina. «Per cercare dunque di prevenire determinati comportamenti il Governo ha deciso di intervenire».

Uso del telefonino e guida in stato d’ebrezza: si alzano le sanzioni

A una prima lettura del nuovo Codice balzano subito agli occhi le sanzioni, piuttosto pesanti, per l’uso del cellulare alla guida. Ora infatti chi verrà sorpreso al volante mentre utilizza il telefono, dovrà pagare una multa che va da 250 a 1.000 euro (in precedenza le sanzioni andavano da un minimo di 165 ad un massimo di 660 euro), con annessa sospensione della patente. «Ci aspettiamo – spiega Talenti – che l’inasprimento delle sanzioni possa essere efficace nel prevenire comportamenti scorretti alla guida. Nel nostro territorio siamo molto attenti a utilizzare il casco e indossare le cinture di sicurezza, mentre usare il telefono è ancora un comportamento molto diffuso».

Altro ambito su cui è intervenuto il nuovo Codice, anche in questo caso inasprendo le sanzioni, è la guida in stato d’ebrezza o sotto effetto di sostanze stupefacenti. «Tutti noi addetti ai lavori – prosegue il comandante – siamo d’accordo nel considerare il mettersi alla guida sotto l’effetto di alcool o sostanze un comportamento molto pericoloso perché, aldilà del tasso alcolemico o della rilevanza penale, guidare alterati riduce moltissimo la capacità di condurre un veicolo. È dunque condivisibile che il Governo sia intervenuto in merito, irrobustendo l’impianto sanzionatorio». Si è però già aperta una polemica, in merito alla guida sotto l’effetto di stupefacenti, perché con le nuove norme basta che sia positivo un test salivare o del sangue, ma la positività può protrarsi per giorni dopo l’assunzione. «Posto – spiega Talenti – che chi consuma droga non dovrebbe mai guidare, questo è un passaggio delicato e che potrebbe richiedere approfondimenti tecnico-giuridici». Sicuramente però nemmeno il nostro territorio è esente da questi comportamenti, come testimonia l’incidente, avvenuto lo scorso ottobre, in circonvallazione a Faenza, causato da un automobilista con un tasso alcolemico doppio rispetto al consentito. «Anche nel faentino fermiamo persone alla guida in stato d’ebbrezza e non soltanto nei weekend o in orari serali, ma anche durante giornate feriali e riscontriamo, in questi casi, tassi alcolemici piuttosto importanti».

No monopattini in aree pedonali

Il nuovo Codice poi cerca di regolamentare anche l’utilizzo dei monopattini elettrici, introducendo l’obbligo di esporre targa e un contrassegno identificativo sul mezzo, indossare il casco e dotarsi di un’assicurazione. «I monopattini – aggiunge Talenti – potranno circolare solo all’interno dei perimetri urbani, su strade con velocità massima pari a 50 km orari e non potranno entrare all’interno di aree pedonali e piste ciclabili». Si cerca dunque, con queste norme, di regolamentare l’uso di questi mezzi, spesso condotti a forte velocità nei centri storici e causa di alcuni incidenti, anche gravi, sul nostro territorio. «Finora i monopattini erano equiparati ai velocipedi, ma non potevamo andare avanti con questa situazione perché si tratta comunque di mezzi motorizzati e non azionati solo dalla trazione muscolare, come le biciclette. Dai dati infortunistici emerge proprio che i monopattini vengono equiparati alla velocità che può raggiungere una bicicletta, quando in realtà è molto più sostenuta e questo si rivela rischioso per i pedoni e gli utenti deboli della strada, che non riescono spesso a valutare correttamente la velocità di questo nuovo mezzo. Ovviamente – prosegue Talenti – c’è già stata una levata di scudi, di fronte a queste norme, da parte delle case costruttrici ma, a mio avviso, si tratta di provvedimenti che, sotto il profilo della sicurezza stradale, sono condivisibili. Aggiungo che, purtroppo, l’erogazione del cosiddetto bonus monopattino ha preceduto le opportune analisi relative all’impatto di questi mezzi sulla sicurezza stradale, con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti».

Polizia della Romagna faentina: la carenza di personale

In generale dunque il giudizio del comandante sul nuovo Codice è positivo perché «si basa su dati statistici e non è dunque una mera operazione di facciata. L’obiettivo è prevenire comportamenti pericolosi alla guida, anche attraverso l’implementazione di un sistema sanzionatorio e dare più strumenti alle forze di polizia. Attraverso 36 articoli il Governo ha cercato di intervenire negli ambiti che hanno più impatto, in termini di sicurezza stradale». Secondo Talenti però le novità, in materia, sono appena iniziate. «L’articolo 35 del nuovo Codice delega il Governo a intervenire, mediante decreti, nel giro di un anno, per rivedere le norme relative a motorizzazione e circolazione stradale. Questo apre sicuramente la strada a una riforma più profonda e che potrà riguardare la sicurezza di veicoli e automobilisti».

Qualsiasi sanzione, anche la più severa, però si rivela efficace se accompagnata da un’attività di controllo sul territorio e questo spesso si scontra con l’annosa carenza di personale, lamentata dalle forze di polizia. «Nella Romagna Faentina siamo lievemente sotto organico, con 68 unità attualmente presenti. Cercheremo comunque di fare il massimo, con le forze a disposizione, concentrandoci, conclude Talenti, su controlli mirati e finalizzati alla prevenzione di determinati comportamenti scorretti».

Samuele Bondi