Approvato dalla giunta dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna l’accordo di programma con l’Ausl Romagna per finanziare il piano di zona distrettuale dedicato alla salute e al benessere sociale del 2024. Il piano prevede interventi strategici a sostegno delle famiglie, delle persone non autosufficienti e delle nuove fragilità emergenti.
Un piano strategico per la salute e il sociale
Nella seduta di giovedì 19 dicembre la giunta dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha approvato l’accordo di programma con l’Ausl della Romagna per l’adozione del piano di zona distrettuale per la salute e il benessere sociale per il 2024.
L’accordo, redatto annualmente, consiste nella formalizzazione dei finanziamenti per le spese sostenute nel corso del 2024 per il funzionamento dei servizi sociali e include non solo le spese sostenute dagli enti locali (Unione e Comuni afferenti), ma anche quelle dei servizi integrati in capo al Distretto di Lugo dell’Ausl della Romagna.
Il finanziamento complessivo del 2024 è di circa 48 milioni di euro e interessa gli interventi sociali (inclusi gli asili nido), socio-sanitari e della non autosufficienza. La spesa è superiore di circa il 5,4% rispetto al 2023.
«A fronte di un calo delle risorse esterne, principalmente dovuto a tagli da parte del governo, l’Unione continua a investire ingenti risorse per la salute e il benessere dei cittadini e in particolare delle fasce più deboli – sottolinea Andrea Sangiorgi, sindaco referente per i Servizi sociali e sanità dell’Ucbr -.
Si tratta di una precisa scelta politica, per continuare a garantire alle nostre comunità un importante livello di protezione socio-sanitaria, servizi volti al contrasto alla povertà, sostengo alle persone anziane e disabili e famiglie, che hanno anche la capacità di rinnovarsi in seguito ai nuovi bisogni dei cittadini».
«L’accordo di programma conferma il grande livello di integrazione raggiunto in questi anni tra l’Ausl e l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna – sottolinea Federica Boschi, direttrice del Distretto sanitario di Lugo -.
Gli attuali bisogni di salute e le nuove fragilità che si affacciano nelle nostre comunità richiedono sempre di più risposte congiunte tra la parte sanitaria e le parte sociale. Il piano di zona distrettuale per la salute e il benessere sociale contiene l’articolazione complessiva di queste risposte, in termini di servizi e attività di supporto alle famiglie, che cerchiamo di garantire sempre seguendo il principio della massima prossimità degli interventi».
Da dove provengono le risorse
Queste le principali fonti di finanziamento degli interventi: oltre 10 milioni sono risorse proprie dei Comuni, oltre 7 milioni provengono dall’Ausl, 15,5 milioni derivano da finanziamenti regionali e 1 milione e 900 mila euro da finanziamenti statali.
Quasi il 26% della spesa è dedicata a famiglie, bambini e giovani, il 65% agli interventi per persone non autosufficienti (anziani e disabili) e la restante parte per interventi a contrasto delle povertà e per il sistema di accesso ai servizi.
Gli interventi sono estremamente variegati e spaziano dai servizi per la fascia 0-3, alle attività rivolte alle famiglie e ai giovani con funzione di prevenzione e promozione del benessere, agli interventi domiciliari (come l’assistenza domiciliare, le dimissioni protette dall’ospedale, il trasporto sociale e gli interventi educativi) e residenziali per persone non autosufficienti e di supporto ai loro caregiver (quali ricoveri di sollievo e in caso di emergenza, attività di gruppo, spazi di confronto, eccetera).
Non mancano infine progetti di prevenzione che riguardano sia l’area delle dipendenze, sia il contrasto al gioco d’azzardo, che vedono il coinvolgimento anche delle famiglie.