L’Associazione di Promozione Sociale Piccola Oasi Lilly e i vagabondi invita a un confronto costruttivo sulla presenza del lupo nella provincia di Ravenna, proponendo alcune soluzioni per un equilibrio tra tutela ecologica e sicurezza degli animali domestici.

Il lupo: tra benefici ecologici e criticità

Nelle ultime settimane, il dibattito pubblico sulla presenza del lupo nella porzione collinare della provincia di Ravenna si è intensificato, con alcuni comunicati stampa di Coldiretti, in merito ad attacchi di lupi ai danni di animali domestici, in abitazioni ed aziende agricole.

Ad intervenire in merito, “con uno spirito di leale collaborazione” è stata l’Associazione di Promozione Sociale Piccola Oasi Lilly e i vagabondi, che ha invitato alla riflessione e al confronto, per una corretta convivenza con il predatore.

«Il lupo – spiegano dall’associazione – svolge un ruolo fondamentale come regolatore naturale di specie problematiche, quali il cinghiale, il daino e la nutria, ma è necessario trovare un punto di equilibrio tra gli effetti positivi della sua presenza e i rischi, come gli episodi di predazione su animali domestici e da reddito».

Lupi e sicurezza: i punti chiave

L’associazione propone tre capisaldi per una convivenza responsabile con il lupo:

  1. Equilibrio tra esigenze ecologiche e sicurezza: la tutela del lupo e delle attività umane deve procedere di pari passo, attraverso una pianificazione che concili gli interessi della cittadinanza e la conservazione degli equilibri naturali.
  2. Nessun rischio per l’uomo: il lupo, per sua natura, evita l’uomo. Tuttavia, è fondamentale mantenere questa diffidenza naturale, evitando pratiche come l’offerta di cibo, che potrebbero alterare il comportamento del predatore.
  3. Protezione adeguata degli animali domestici: per ridurre il rischio di predazione, è necessario adottare misure difensive adeguate, come recinti idonei e l’uso di cani da guardiania opportunamente addestrati.
    Bisogna però tenere ben presente che ricoveri e recinzioni di fortuna o comunque con caratteristiche inadeguate non bloccano una famiglia di lupi in cerca di cibo mentre non tutti i cani possono affrontare uno o più lupi; bisogna pertanto adottare una serie di misure difensive corrette e non certo improvvisate.

La richiesta di un dialogo con Coldiretti, per organizzare una serie di incontri rivolti a cittadini ed agricoltori

«Il lupo – sottolinea l’associazione – non rappresenta un pericolo diretto per l’uomo, ma le sue interazioni con le aree antropizzate vanno gestite con attenzione e competenza.

Vorremmo, dunque, si conclude la nota stampa dell’associazione, avviare un sereno confronto con la Federazione Coltivatori Diretti (Coldiretti) con l’obbiettivo finale, una volta verificata la presenza una visione comune, di organizzare una serie di incontri rivolti alla cittadinanza in generale ed in particolare agli agricoltori attivi nel territorio della Provincia di Ravenna e destinati a diffondere le pratiche corrette per una equilibrata convivenza col lupo.»