La Regione Emilia-Romagna ha annunciato un piano di interventi prioritari per la ricostruzione post-alluvione che prevede uno stanziamento iniziale di 90 milioni di euro. Durante l’incontro tra il commissario straordinario per la ricostruzione, il generale Francesco Paolo Figliuolo, e la presidente facente funzioni della Regione, Irene Priolo, sono stati definiti i primi interventi urgenti del Piano speciale stralcio. Tra le opere finanziate, diverse riguardano direttamente i territori di Faenza, Bagnacavallo, Traversara e Sant’Agata sul Santerno, duramente colpiti dagli eventi alluvionali del maggio 2023.

Opere prioritarie per la zona: stanziamento iniziale da 90 milioni di euro

A Faenza, una parte consistente dei fondi sarà destinata alla ricostruzione del Ponte delle Grazie, infrastruttura strategica per la viabilità locale e simbolo della comunità. L’opera è inserita tra le priorità per garantire il ripristino della normale circolazione e migliorare la sicurezza idraulica.

Nel territorio di Bagnacavallo, il Piano prevede la demolizione del Ponte della Pungella a Traversara, misura ritenuta necessaria per ridurre il rischio idrogeologico e migliorare la gestione delle acque. Contestualmente, sono in corso valutazioni con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) per interventi di miglioramento idraulico sul Ponte del Boncellino, altro punto critico della rete infrastrutturale locale.

A Sant’Agata sul Santerno, si lavora alla pianificazione della ricostruzione del ponte locale, la cui riapertura rappresenta una priorità per ripristinare i collegamenti tra le comunità e sostenere il rilancio economico e sociale del territorio. Il Ministero delle Infrastrutture sta definendo un quadro di finanziamento specifico per quest’opera.

Un impegno corale

Gli interventi fanno parte di una strategia condivisa tra la struttura commissariale, la Regione Emilia-Romagna e gli enti locali. Oltre agli interventi infrastrutturali, il tavolo tecnico istituito con il Ministero della Cultura punta a salvaguardare il patrimonio pubblico tutelato, includendo anche i beni culturali delle aree interessate dall’alluvione. Il commissario Figliuolo ha sottolineato che l’attuazione del Piano dovrà avvenire in modo graduale e nei limiti delle risorse disponibili, stimando comunque un impegno complessivo di 877 milioni di euro per la messa in sicurezza del territorio regionale nel lungo termine.

Prospettive future

La comunità di Faenza e i territori limitrofi guardano a questi primi interventi come un segnale di speranza per la ripresa. Il ripristino delle infrastrutture e la mitigazione dei rischi idrogeologici sono passi fondamentali per ricostruire non solo i luoghi fisici, ma anche il tessuto sociale ed economico, gravemente compromesso dall’emergenza.