Alla fast fashion, la moda del tutto e subito – “tanto costa poco e alla prossima stagione, lo butto” – , c’è chi sceglie uno stile lento, fatto di capi di qualità, che durano nel tempo. Piuttosto che indumenti comprati in fretta e furia nei ritagli di tempo, magari senza nemmeno provarli, decidendo per l’ennesimo ribasso, c’è chi propone un luogo caldo, accogliente, vivo, dove intrecciare relazioni. Al motto di «comprare meno, comprare meglio» risponde Ambra Bruschi, titolare di Modalità, in Galleria Gessi a Faenza.
Qualità dei materiali e processo produttivo responsabile
Il negozio si distingue per un’offerta di abbigliamento etico e sostenibile, realizzato con fibre naturali, prive di nylon e poliestere. I tradizionali maglioni irlandesi, incredibilmente caldi perché pensati per i pescatori delle freddissime isole Aran, ma anche calzini in lana (praticamente introvabili) pantaloni e accessori «che costano un po’ di più rispetto al centro commerciale, ma che, se trattati con cura, durano una vita» spiega Ambra, che è arrivata alla decisione di buttarsi in questa attività dopo una laurea e una lunga esperienza in una cooperativa sociale. Aperto nel 2019, proprio a ridosso dell’inizio della pandemia, il negozio ha saputo resistere alle sfide del periodo. «Nonostante le difficoltà legate al Covid, siamo riusciti a costruire una clientela affezionata che condivide i nostri valori – aggiunge durante il festival Semi di Futuro -. L’esigenza di ritmi umani, di un tempo di qualità nella vita personale e lavorativa, che coincidano con il mio ideale di benessere, mi hanno dato lo slancio per avventurarmi in questa sfida» aggiunge, a sottolineare il valore di una filiera trasparente che rispetta lavoratori e ambiente. «Il nostro obiettivo è proporre un modo diverso di fare acquisti, mettendo al centro la qualità dei materiali e un processo produttivo responsabile», racconta Ambra, evidenziando come queste scelte rispondano a una crescente attenzione dei consumatori verso la sostenibilità.
E per chi non ha tempo di andare in negozio, o viene da fuori c’è anche la piattaforma online. «Ho un e-commerce anch’io – conclude – ma cerco di mantenere lo stesso rapporto umano che ho all’interno del negozio. Qui siamo diventati una comunità. Con i clienti e le persone che entrano da me, si sono creati nel tempo rapporti di conoscenza, amicizia e soprattutto fiducia»
Barbara Fichera