Sostanze stupefacenti di diversa tipologia, già suddivise in dosi, pronte per la commercializzazione, materiale per confezionamento/frazionamento della droga, bilancino di precisione e somma di denaro contante per un ammontare di 900 euro, proventi dell’attività illecita di spaccio.
È quello che è stato trovato nei giorni scorsi da parte dei Carabinieri di Mezzano, impegnati quotidianamente nell’ambito dei controlli per la prevenzione e repressione dei reati inerenti agli stupefacenti, in un’abitazione.
Grazie allo sviluppo di mirate indagini ed alla conoscenza del territorio, i militari avevano avuto sentore che un venticinquenne del posto potesse detenere presso la propria abitazione sostanza stupefacente, destinata ad essere immessa sulla piazza locale.
Sono stati eseguiti mirati servizi da parte dei Carabinieri di Mezzano culminati nell’irruzione in un appartamento del centro cittadino, con perquisizione degli ambienti.
Gli spunti investigativi hanno trovato conferma quando, durante l’accertamento e la perquisizione domiciliare, sono stati rinvenuti nella disponibilità dell’uomo stupefacente e materiale per confezionamento, oltre al denaro.
Su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Ravenna l’uomo, che dovrà risponderà anche di detenzione illecita di petardi comunemente noti con il nome di “cipolla”, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione in attesa del processo per direttissima che si è tenuto questa mattina e durante il quale il Giudice ha convalidato l’arresto e nella circostanza l’uomo ha patteggiato una pena di sei mesi di reclusione.
L’azione di controllo specifica è da considerarsi quale prosecuzione di tutte quelle iniziative che i Carabinieri della Compagnia di Ravenna hanno da tempo intrapreso per la lotta allo spaccio delle sostanze stupefacenti.
Il comando dei Carabinieri precisa che “la misura restrittiva è stata eseguita da parte del citato Reparto procedente e che, per il principio della presunzione d’innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagini in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna”.