Sabato 4 gennaio, dalle 14 alle 18, il teatro della parrocchia di Santa Maria Maddalena a Faenza ospiterà l’Afritaly Festival, un evento dedicato a bambini e ragazzi under 18, per vivere insieme momenti di gioco, attività creative e socializzazione
Un evento per scoprire talenti e costruire relazioni, dedicato agli under 18
Sabato 4 gennaio, dalle 14 alle 18, presso il teatro della parrocchia di Santa Maria Maddalena, a Faenza, si terrà “Afritaly Festival“, evento che mira a far incontrare e conoscere i bambini e i ragazzi under 18, attraverso un pomeriggio di gioco. Sarà possibile sperimentare nuove attività, scoprire i propri talenti e ampliare la propria rete di relazioni.
L’idea dell’evento nasce dall’esperienza di Roger Sclam, originario del Congo che oggi vive a Faenza.
A tale iniziativa collaborano la parrocchia di Santa Maria Maddalena e varie associazioni del territorio.
Un legame speciale con il continente africano. L’evento sarà anche un’occasione per raccogliere fondi da devolvere alle attività di Roger Sclam in Africa
Il collegamento con l’Africa è naturalmente molto forte e Afritaly sarà anche l’occasione raccogliere fondi per supportare le attività di Roger, in Africa.
Con la sua azienda Kalonga Mining infatti svolge attività per la comunità e realizza altri eventi simili a questo.
In particolare l’impegno di Roger Sclam si focalizza su:
– Cultura e arte, per offrire spazi creativi e far emergere talenti nascosti
– Settore agricolo, per sviluppare tecniche innovative e scambio di conoscenze
– Pesca, per supportare e dotare di attrezzature i pescatori africani ed europei, in modo che possano aiutarsi a vicenda
– Allevamento, ampliare gli spazi a disposizione degli allevatori, per incrementare la produzione
– Settore minerario artigianale, con particolare riferimento alla Repubblica Democratica del Congo. L’obiettivo è migliorare le tecnologie e i metodi di produzione, per dare agli artigiani minerari africani gli strumenti per utilizzare, in maniera più produttiva e sostenibile, le risorse naturali del territorio. Inoltre si punta a creare una rete internazionale di commercio dei minerali sostenibile ed equa.
Un sogno di speranza e sviluppo
“Il sogno di questo programma – dichiara Roger Sclam, che ha descritto la sua esperienza nel libro “Il mio destino infinito”, edito da Tempo al Libro, è dare forza, speranza e coraggio a tutte le persone che non riescono a sfruttare le proprie abilità, costruendo un’alternativa per restare nella propria terra, senza dunque essere costretti ad emigrare, rischiando la propria vita.”