La scuola secondaria di primo grado di Reda, con un laboratorio cinematografico, ha avviato un progetto educativo che unisce innovazione, collaborazione e tradizione del territorio.

Una nuova didattica per ambienti

A Reda, frazione di Faenza, la scuola secondaria di primo grado dell’I.C. Carchidio-Strocchi ha intrapreso un percorso di profondo rinnovamento. Da settembre, questa realtà ha adottato un modello educativo ispirato alla didattica per ambienti, trasformando il tradizionale concetto di aula fissa. Gli studenti si spostano fisicamente e idealmente tra diversi spazi dedicati, ciascuno caratterizzato dal nome di un grande personaggio legato alla disciplina di riferimento.

Quattro valori fondamentali e obiettivi condivisi

Oltre al nuovo assetto degli spazi, la scuola ha posto le basi su quattro valori fondamentali: responsabilità, collaborazione, curiosità e rispetto. L’obiettivo è creare un ambiente sereno e accogliente, dove l’apprendimento sia stimolante e partecipativo.

Le attività didattiche includono modalità innovative come il peer tutoring e l’apprendimento cooperativo, favorendo la condivisione del sapere e l’inclusione.

Un’ulteriore novità è rappresentata dalle “casate”, ispirate al celebre romanzo di J.K. Rowling, che coinvolgono gli studenti in attività trasversali per rafforzare i valori condivisi attraverso giochi e buone pratiche.

Reda insegnanti nel corridoio con armadietti e colonna dei valori su cui si fonda la scuola 2

Il rinnovamento degli spazi e del materiale didattico è stato possibile grazie ai fondi del PNRR e al contributo di realtà locali.

La sagra del Buongustaio di Reda ha donato banchi e sedie per l’aula “Van Gogh”, mentre il circolo Frassati di Pieve Corleto ha offerto le sacche per gli studenti, che permettono di muoversi liberamente tra i vari spazi, lasciando gli zaini negli armadietti.

Un progetto che guarda al futuro

«Questo grande progetto didattico – spiegano dalla scuola – nasce dalla convinzione che sia possibile formare nuove generazioni di studenti con una visione diversa della scuola: un luogo non solo di studio, ma di crescita e condivisione».

L’esperienza di Reda dimostra come una piccola realtà possa diventare esempio di innovazione educativa, guardando al futuro senza dimenticare le propri radici.