Eleonora Proni e Niccolò Bosi del Partito Democratico e Alberto Ferrero di Fratelli d’Italia: sono loro i tre candidati nel collegio di Ravenna alle elezioni regionali ad avere ottenuto più voti e quindi a entrare nel nuovo consiglio regionale. L’ex sindaca di Bagnacavallo, Eleonora Proni del Partito democratico, ha raccolto 8.852 preferenze: 1600 in più rispèetto a quelle che ottenne 4 anni fa Manuela Rontini, la più votata in provincia.
Il secondo più votato è Niccolò Bosi, attuale presidente del consiglio comunale a Faenza. A lui hanno dato il voto 5813 elettori. Il terzo eletto dal collegio ravennate è Alberto Ferrero, segretario provinciale di Fratelli d’Italia e capogruppo in consiglio comunale a Ravenna: per lui3.183 preferenze.

Il primo degli esclusi, nelle file del Partito Democratico è Massimo Cameliani. L’ex assessore e attuale presidente del conisglio comunale di Ravenna, le preferenze sono state 4660. Il podio del centrodestra è completato da Stefano Bertozzi (FdI) con 2666 voti e da Annalisa Pittalis (FdI) terza con 671 e decima in totale. Guardando la top 10, è completata da Petia Di Lorenzo (Pd) con 1381 voti, Pier Luigi Zanotti (Civici con de Pascale) che ha ottenuto 894 voti, Cristina Tassinari (Rete civica Ugolini) con 728 e l’attuale vicesindaco di Ravenna Eugenio Fusignani (Futura) con 714 preferenze.

Scorrendo l’elenco di tutti i 40 candidati consiglieri, tutti hanno ottenuto preferenze, spicca il risultato personale di Desy Maja, 21 anni, di Fratelli d’Italia, per la quale hanno votato 571 elettori. La più votata della Lega è stata Roberta Bravi (402).

Sulla sua pagina Facebook, Eleonora Proni ha voluto ringraziare tutti coloro che l’hanno votata scrivendo il suo nome sulla scheda. “Una fiducia che ho intenzione di onorare per tutto il mandato. Adesso però è il tempo dei ringraziamenti. Grazie a tutti voi che avete votato, credendo nell’importanza di esercitare un diritto fondamentale; a tutti voi che mi avete supportato in questa campagna elettorale, con i volantinaggi, con gli incontri, con le parole, i passaggi in auto, i sorrisi e il sostegno; a tutti voi che siete venuti ad ascoltare i comizi, incontrarmi ai mercati, per strada; a tutti voi che avete creduto in una Emilia-Romagna libera di sognare, capace di fare. Grazie”.