Il 17 dicembre di 80 anni fa Faenza veniva dichiarata città liberata dall’oppressore nazifascista. Era L’alba quando la prima compagnia del decimo reggimento Gurka entrò in città da Porta Montanara e Porta Imolese, dopo aver passato la notte nel cimitero dell’Osservanza. Proveniva dalla zona di Celle dove c’erano stati feroci combattimenti con i tedeschi. La notte precedente, quella tra il 15 e il 16 dicembre i militari del secondo reggimento di cavalleria neozelandese erano riusciti ad attraversare il Lamone dal Borgo. Era la fine di un incubo e l’inizio di una nuova era, tutta da costruire.

Faenza si prepara a festeggiare gli 80 anni dalla Liberazione con una serie di eventi e rievocazioni storiche per tenere viva la memoria, di concerto con tutta la provincia “anche se – spiega il sindaco Massimo Isola – ci sono alcune realtà che hanno dovuto aspettare fino al 1945 per essere liberate. I testimoni di quegli eventi – ha aggiunto – sono purtroppo sempre meno e questo ci consegna una maggiore responsabilità, in un momento in cui si tende a delegittimare la Resistenza. Per questo dobbiamo rispondere con maggior forza con un’immersione profonda nella nostra storia recente. Ricordiamo che Faenza fu liberata non solo grazie alle truppe alleate ma anche al sacrificio di tanti faentini. Sono proprio loro che hanno permesso alle truppe di entrare in città dal Borgo. Ricordiamo che la Liberazione ha cambiato il nome della nostra piazza passata da Vittorio Emauele a Piazza del Popolo, una conquista che che va difesa contro un revisionismo storico che tenta di fare chi frequenta i palazzi nobili della politica”.

Tantissime le iniziative in calendario a partire già dal 29 novembre, data in cui verrà inaugurata una mostra fotografica al salone delle Bandiere che resterà aperta fino al 31 dicembre. Gli eventi clou si terranno sabato 14 dicembre “per permettere alla cittadinanza di partecipare – spiega Niccolò Bosi, presidente del Consiglio comunale -. Di particolare interesse sarà il corteo storico che partirà da Porta delle Chiavi per raggiungere Piazza del Popolo” in ricordo dei primi militari che erano arrivati proprio in Borgo. “Sarà un corteo con figuranti in divisa e mezzi dell’epoca, composto anche da autorità civili e militari – precisa Bosi – ma ci terremmo davvero tanto se i nostri concittadini partecipassero numerosi al corteo come atto simbolico“.

Si inizia il 29 novembre con l’inaugurazione di una mostra fotografica

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Primo appuntamento, il 29 novembre alle 18.30, con l’inaugurazione della mostra fotografica Le donne e gli uomini della Liberazione presso il Salone delle Bandiere della Residenza Municipale. L’esposizione, curata dalla Fototeca Manfrediana, offrirà un ritratto dei protagonisti della lotta partigiana e delle forze Alleate. La mostra, che rimarrà aperta fino al 31 dicembre, potrà essere visitata dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 19.30 e sabato 7, 14 e 21 dicembre, dalle 9.30 alle 12.30. Sabato 14 dicembre, alle 10.30 ai visitatori verrà proposta una visita guidata con approfondimenti storici relativi alle persone e ai luoghi ritratti in foto.

Tutte le celebrazioni istituzionali

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La sirena d’allarme antiaereo

Con l’avvicinarsi della data ufficiale della Liberazione della città, avvenuta tra il 16 e il 17 dicembre 1944, questi gli appuntamenti istituzionali messi a punto.

Sabato 14 dicembre, alle 14.30, in via Cavour, alla Lapide del reggimento Punjab, avverrà la deposizione della corona d’alloro in memoria dei soldati indiani Sikh caduti per la Liberazione di Faenza. Seguirà una rievocazione storica per ripercorrere le ore decisive dell’entrata in città delle truppe alleate. Alle 15.30, da Porta delle Chiavi, nel Borgo Durbecco, prenderà il via il corteo storico con rievocatori in divisa su mezzi d’epoca con arrivo, alle 16 circa, in piazza del Popolo. Qui verrà deposta una corona d’alloro alla Lapide delle Vittime Civili di Guerra (sotto la Torre dell’orologio), momento sottolineato dal suono della sirena d’allarme antiaereo della II Guerra Mondiale, e una alla lapide dei Caduti della Resistenza e della Libertà (Scalone del Municipio). Seguiranno le orazioni ufficiali con intervento di Albertina Soliani, vicepresidente Nazionale ANPI e presidente dell’Istituto Cervi (In caso di maltempo le orazioni si terranno presso la Sala del Consiglio Comunale “E. De Giovanni”).

Lunedì 16 dicembre, alle 10.00, al Cimitero dell’Osservanza, è previsto un momento al quale parteciperanno gli studenti dell’istituto comprensivo Europa, per rendere gli onori al Monumento dei Caduti per la Libertà.

Martedì 17 dicembre, giorno della Liberazione di Faenza, alle 9.00, presso la chiesa dei Caduti (San Bartolomeo – corso Matteotti), monsignor Mario Toso, vescovo di Faenza e Modigliana, celebrerà una funzione religiosa. Al termine, alle 10.00, ci si trasferirà al Commonwealth War Cemetery per la deposizione della corona d’alloro in memoria dei militari degli eserciti alleati caduti per la Liberazione di Faenza, momento al quale parteciperanno gli studenti dell’I.C. Carchidio-Strocchi.

Le iniziative collaterali: film, libri, spettacoli e ricostruzione di un accampamento

Gli appuntamenti proseguiranno giovedì 5 dicembre, alle 20.30, curato dal ricercatore dell’Istituto storico Marco Serena, al Museo della Seconda guerra mondiale (via Castellani 25) dove verrà commentato il volume dal titolo Batteria, fuoco! Ricordi di un ufficiale del 71° Welfer-Regiment durante la campagna d’Italia. 1943-1945 (Il Mulino, 2024); l’iniziativa è in collaborazione con Argylls Romagna Group.

Sabato 7, alle 14.00, presso il Commonwealth War Cemetery di via Santa Lucia, è in programma l’incontro, in collaborazione con l’associazione Senio river 1944-1945, dal titolo Nei loro passi: un tour lungo i luoghi della Seconda guerra mondiale tra Faenza, Borgo Durbecco e il fiume Lamone per comprendere meglio l’esperienza di civili e dei soldati che si trovarono a dover affrontare la guerra sui due lati del fiume.

Mercoledì 11 alle 20.45, al Teatro Sala Fellini, in piazza Santa Maria Foris Portam, verrà messo in scena lo spettacolo E questo è il fiore che ripercorre le vicende della 36° Brigata Garibaldi Alessandro Bianconcini. Narrazione di Marina Mazzolani e musiche di Maurizio Piancastelli; iniziativa in collaborazione con la sezione Faenza dell’ANPI.

Il giorno dopo, giovedì 12 dicembre, alle 18.00, presso l’aula Magna della Biblioteca Manfrediana, lo scrittore, giornalista e fotografo Maurizio Maggiani, già vincitore dei premi Strega e Campiello, presenterà il suo libro ‘La memoria e la lotta. Calendario intimo della Repubblica’ (Feltrinelli, 2024).

Sabato 14 dalle 10.00 alle 19.00 e domenica 15 dalle 10.00 alle 16.00 presso il parco Tassinari di via Cavour: ricostruzione di un accampamento della Seconda Guerra Mondiale con presentazione di Argylls Romagna Group e la simulazione della ricerca di materiale bellico.

Altri appuntamenti organizzati dall’amministrazione comunale in occasione dell’80° Anniversario della Liberazione sono in programma

Lunedì 16 dicembre alle 20.45 presso Circolo ARCI Prometeo (vicolo Pasolini 6) verrà presentato il libro ‘Ora e sempre. Storie dalla Resistenza‘ (Danilo Montanari editore, 2024), con l’autore Guido Ceroni (presidente dell’Istituto storico della Resistenza) in dialogo con lo storico locale Mattia Randi. L’iniziativa è organizzata dall’Arci, in collaborazione con Anpi sezione di Faenza e associazione Fatti d’Arte. Martedì 17 dicembre, alle 20.30, al Cinema Sarti (via Carlo Cesare Scaletta, 10), verrà proiettato ‘Italian victory, l’Emilia-Romagna nelle riprese dimenticate dei cameramen Alleati‘. Sul grande schermo filmati originali e in parte inediti girati nel territorio di Faenza durante la Seconda Guerra Mondiale (l’appuntamento fa parte di una rassegna di incontri curati da Marco Dalmonte e Candido Parrucci). Evento organizzato in collaborazione con l’associazione Senio River 1944-1945.

Giovedì 19 dicembre, alle 21.00, sempre al Cinema Sarti verrà proiettato il film ‘L’uomo che verrà‘ pellicola del 2009 di Giorgio Diritti. In sala l’attore protagonista, Claudio Casadio (evento a pagamento al costo del biglietto).

Al Museo del Risorgimento esposizione dei cimeli della Seconda Guerra Mondiale

Sarà una piccola esposizione, ma anticiperà l’apertura dell’ala dedicata alla Seconda Guerra Mondiale al Museo del Risorgimento, prevista per il 2025. Intanto sarà possibile già a partire da domenica 1 dicembre visitare i primi cimeli della Seconda Guerra Mondiale.

Le iniziative organizzate dall‘Amministrazione comunale con il Comitato Antifascista per la Democrazia e la Libertà, in collaborazione con l’A.N.P.I. sezione di Faenza, Biblioteca comunale Manfrediana, Cinema in Centro, Fototeca Manfrediana, Circolo Arci Prometeo, Associazione Senio River 1944-1945, Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea in Ravenna e provincia, gli istituti comprensivi Europa e Carchidio-Strocchi e sotto il coordinamento della Presidenza del Consiglio Comunale.

Barbara Fichera