Grazie alle favorevoli condizioni climatiche, la raccolta delle castagne nelle colline faentine si annuncia abbondante, nonostante le difficoltà logistiche causate da frane e smottamenti. Un prodotto di qualità che rappresenta anche un segnale di speranza e ripartenza per i territori colpiti dalle alluvioni.
Castagne, produzione in aumento nonostante le difficoltà
Le colline dell’alta Valle del Senio, da sempre sinonimo di qualità nella produzione di castagne e marroni, quest’anno vedono un raccolto eccezionale, con un aumento stimato del 30% rispetto allo scorso anno.
Coldiretti Ravenna, che ha seguito l’andamento della campagna, rileva come, nonostante le gravi difficoltà causate dalle piogge alluvionali e il dissesto idrogeologico, il raccolto sia di qualità e abbondante, anche per dimensioni del frutto.
«Per l’area montana, specialmente per Casola Valsenio e Riolo Terme – spiega Nicola Grementieri, castanicoltore e responsabile Coldiretti per la zona dell’alta collina – possiamo legittimamente parlare di un’ottima annata.
Nonostante le criticità dovute alle alluvioni del maggio 2023 e del settembre 2024, il prodotto è di alta qualità e il prezzo tiene bene mentre ci avviciniamo alla fine della campagna».
L’appello di Coldiretti: “Scegliere le castagne locali per sostenere il territorio e aiutarlo a rialzarsi”
L’alta collina faentina, luogo d’eccellenza per la castanicoltura, offre quest’anno un raccolto che diventa anche segno di speranza per i tanti produttori che hanno subito danni significativi.
Grementieri lancia un appello ai consumatori: «Invitiamo tutti a scegliere castagne e marroni locali, a origine garantita, e a diffidare da imitazioni e importazioni poco trasparenti. Comprare il prodotto locale è un modo per sostenere il nostro territorio, aiutandolo a rialzarsi».
Spesso, infatti, le castagne importate dall’estero – in particolare da Turchia, Grecia e Portogallo – vengono vendute come italiane, con forti ripercussioni sui prezzi pagati ai produttori locali. Per Coldiretti, è necessario incrementare i controlli sull’origine del prodotto, perché «le castagne in vendita siano autenticamente italiane».
Per i prodotti trasformati, invece, la situazione è ancora più complessa, poiché la normativa non prevede obblighi di etichettatura di origine.
Per evitare il rischio di acquistare castagne estere a caro prezzo, Coldiretti consiglia di fare acquisti nei mercati locali di Campagna Amica o nelle sagre tradizionali, dove si trova un prodotto fresco e di qualità. È anche possibile rivolgersi direttamente alle aziende agricole della zona o partecipare alla raccolta nei boschi, riscoprendo il piacere di un’attività genuina e sostenibile.
La necessità di un intervento sulle infrastrutture rurali
Il maltempo ha messo a dura prova la viabilità rurale, rendendo difficoltoso l’accesso ai castagneti e ad altre aziende agricole. Ripristinare strade e collegamenti è fondamentale per Coldiretti, come sottolinea Grementieri.
«Ripristinare definitivamente strade e accessi a castagneti, aziende agricole e pascoli è prioritario per salvaguardare il patrimonio castanicolo dell’alta collina, un settore prezioso per l’equilibrio ambientale e l’occupazione in un territorio già fragile».
La cura e la valorizzazione delle castagne di alta qualità non rappresentano solo un valore commerciale, ma anche un modo per preservare la vitalità economica di una zona fortemente segnata dai cambiamenti climatici e dalle alluvioni degli ultimi anni.