A fine 2013 all’Anagrafe di Russi risultavano iscritte 1.382 persone straniere. A fine 2023 se ne registrano 168 in più, pari all’8,22% di aumento. Oltre il centinaio gli uomini in più; le donne sono aumentate di 59 unità. Le donne risultano sempre in maggioranza, ma l’equilibrio è maggiore. Oggi sono a più 42; dieci anni prima erano a più 92.
La metà degli stranieri è di origine rumena o albanese
Riguardo alle nazionalità si è passati da 65 a 68, con aumento di 3. Ma quasi la metà (47,67%) degli stranieri che vivono a Russi sono di origine rumena o albanese. E la cosa era simile anche dieci anni prima (43,50%), con i rumeni che sono più del doppio degli albanesi oggi come allora. I numeri ci presentano un quadro che nel tempo non esprime grosse variazioni. Per cui la presenza di immigrati si può considerare consolidata. Semmai si va confermando anche per la nostra città l’essere espressione di un villaggio globale. E se molti dei nostri figli cercano altrove ragioni di vita e di lavoro; ci sono stranieri che quelle ragioni, per loro, le vengono a cercare qui in Romagna.
Terzi fra chi arriva da paesi europei, a Russi, si confermano i moldavi che però registrano un calo da 117 a 99 presenze. Come dieci anni prima, sono seguiti da polacchi (da 105 a 69), bulgari (da 30 a 36) e ucraini (da 25 a 27). Il calo più evidente è quello dei polacchi, riconducibile a un miglioramento reale delle condizioni di vita nel loro paese.
Dicevamo dei Moldavi, terzi come europei, ma la terza nazionalità straniera come presenza assoluta in città si conferma quella marocchina pur calando da 165 a 123 unità. E rimanendo la prima nazionalità del continente africano, seguita da Senegal (da 84 a 89) e Nigeria (da 25 a 80). Triplicando, quest’ultimo ha fatto un bel balzo in avanti. Oggi la Nigeria ha superato la Tunisia (da 32 a 46). Piccoli numeri, ma è interessante anche la presenza egiziana passata da 2 a 12 presenze.
Nel continente asiatico i cittadini della Repubblica popolare cinese sono letteralmente raddoppiati, da 22 a 44 confermandosi in vetta come numeri. Se nel 2013 erano seguiti da Sri Lanka e Thailandia con 8 presenze ciascuno, nel 2023 sono seguiti da Pakistan con 11 presenti e Bangladesh 7.
Passa da 10 a 12 il Brasile e domina nei paesi sud americani. Nel 2013 era seguito dall’Ecuador con 5. Oggi ci sono 6 cubani e 4 argentini.
Giulio Donati