Quanto può valere un campo sportivo? Per un piccolo paese come Zattaglia, tantissimo. Non solo per il valore materiale, ma anche per tutto quello che rappresenta: spazio d’incontro, relazioni, futuro per i giovani. Mentre Sonia e Giuliano, due residenti, si muovono nel fango e tra rami e tronchi disseminati qua e là, sembra quasi impossibile immaginare che quel campo devastato dall’alluvione un tempo ospitasse partite di calcio, eventi, la nota sagra del Cinghiale a cui si accorreva da tutta la Romagna. Il torrente Sintria in una sola notte si è mangiato metri e metri di terreno, portando via tutto questo. E prendendo con sé anche il ponticello pedonale, completamente distrutto, che collegava le due aree del paese. «Lo ricostruiremo, anche se al momento ci hanno detto che non si farà» dice con fermezza Giuliano. Perché anche un piccolo ponte pedonale, che permetteva di incontrare in pochi minuti un compaesano, valeva tantissimo qui a Zattaglia.

Il campo sportivo è stato di nuovo distrutto

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L’area del campo sportivo di Zattaglia, di nuovo distrutta. Qui avveniva l’annuale Sagra del cinghiale

Sono queste alcune delle ferite più evidenti che l’alluvione del 18 e 19 settembre ha portato in paese. E tante altre si trovano più nascoste all’interno delle case. Oltre una decina di famiglie hanno visto quel pomeriggio l’acqua salire nelle proprie abitazioni. «A differenza dell’alluvione di maggio 2023, che aveva prodotto numerose frane – racconta Sonia Cantoni – questa ha colpito direttamente anche molte case, tra cui la mia». L’esondazione è avvenuta in pochissimo tempo, non più di una decina di minuti, poi il finimondo. «Non c’è stato quasi il tempo di accorgersi di quello che stava succedendo. Io e mio figlio di 17 anni abbiamo avuto tanta paura, le strade si sono trasformate in un fiume in piena». «Ho avuto un metro d’acqua davanti a casa – aggiunge Giuliano Lolli Ceroni – e il Sintria si è portato via veri e propri pezzi di strada: di fronte a casa mia c’era un piccolo piazzale che ora non esiste più. In questi giorni sono ancora intento a spalare via il fango».

“Pretendiamo lavori sul fiume fatti meglio”

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Anche un bar e un circolo, in un piccolo paese come Zattaglia, valgono tantissimo. Per fortuna, in questo caso, il Sintria non se li è portati via. Nella fase più emergenziale, nel circolo, sono stati allestiti 14 posti letto. Ed è al bar che i residenti si ritrovano ogni giorno per condividere le proprie esperienze, farsi forza, cercare di aiutarsi a vicenda. Ci si informa sugli ultimi aggiornamenti: la buona notizia del ritorno di acqua e gas nelle case, per esempio. Oppure l’assenza, ancora, della linea del telefono fisso, su cui tutto tace. Con il rischio, per i residenti più anziani, di essere sempre più isolati. E tra badili e motosega, ci si dà una mano a vicenda per rimuovere fango e frane. E chi non può mettersi al lavoro, trova comunque un modo per aiutare, preparando panini, caffé… «La casa della mia famiglia è stata colpita dall’alluvione – racconta la titolare del bar Rita Sangiorgi da dietro il bancone – in tutto stimiamo circa 40mila euro di danni e capannoni distrutti. Uno di questi non potrà più essere ricostruito, perché il fiume si è mangiato grandi pezzi di terreno».

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Qui sorgeva il ponte pedonale

Tra i tavoli del bar ci si confronta su come sia stato possibile vedere tutti quegli alberi e tronchi trascinati dal fiume, arrivati da monte, che hanno ostruito il fluire delle acque. «Ho avuto molti più danni dello scorso anno – commenta Eleonora Laghi, residente in via Lame, che si è unita ai comitati alluvionati -. Sono stati distrutti tutti i miei terreni oltre a quelli di tre miei vicini agricoltori. L’acqua è entrata per la prima volta in casa. I lavori fatti finora sono stati molto discutibili e siamo diventati come una grande ‘cassa di espansione a costo zero per la regione’. Il legname tagliato e non portato via si è ammassato sul ponte e lo ha danneggiato. Quella notte ho visto una giovanissima mamma con un bimbo di 8 mesi e una bimba di 3 anni, passare con la luce di una lampadina su quel ponte. Cosa ricorderanno i bimbi di quel momento? Non possiamo ripristinare le nostre case se prima la Regione non rifà i lavori sul Sintria. Siamo stanchi e delusi dall’indifferenza di enti e istituzioni».

Guardare al futuro

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Ci si immaginava una prossima estate diversa a Zattaglia. La sagra del Cinghiale, una delle più amate in tutto il territorio romagnolo, sarebbe dovuta tornare ad animare il paese, ora è tutto da rifare. «L’anno scorso la sagra si era spostata a Brisighella – dice Sonia -, ora non sappiamo quale sarà il futuro, ma anche in questa occasione la ‘squadra del cinghiale’ ha fatto sentire la sua vicinanza a tutto il paese. Nella precedente alluvione, infatti, Lorenzo Giunchedi, a guida della sagra, ci ha fornito gratuitamente dei generatori elettrici nella fase più critica e anche quest’anno ci è stato vicino». Per tenere vivo il paese, però, serve anche altro: ripristino della viabilità, pulizia corretta di fiumi e fossi, servizi di prossimità. «Non ci sono tanti bambini in paese – aggiunge Giuliano – ma anche se sono pochi, meritano di poter giocare con una palla in un campo sportivo. Ora non abbiamo nemmeno più quello. E c’è ora tanta paura tra le famiglie, per l’arrivo dell’inverno che ci mette ansia. Anche noi a volte siamo sfiduciati e pensiamo di mollare». «Se si spopola la collina – conclude Sonia – poi ci saranno danni maggiori, per l’alluvione, anche in pianura, a causa dell’incuria del territorio. Tutto il territorio è interconnesso, e bisogna essere uniti tra collina e pianura per risolvere questa situazione». Mentre parliamo, si sente il suono delle campane della chiesa, fortunatamente uscita indenne dall’alluvione. Un suono che, nonostante tutto, infonde speranza e fiducia nel futuro nel non lasciare questi paesi soli di fronte a queste sfide immense.

Risorse: a Brisighella 39 milioni di euro

La ripartenza prende forma anche dalle nuove ordinanze pubblicate dalla struttura commissariale nei giorni scorsi. Il Comune di Brisighella ha ricevuto 39 milioni di euro; mentre, per quanto riguarda progetti inerenti il territorio brisighellese, il Consorzio di Bonifica ha ricevuto 10 milioni di euro, l’Agenzia Regionale ha ricevuto 3 milioni e 200mila, Rfi ha ricevuto 29 milioni, per l’ammodernamento della linea ferroviaria. Il Comune dovrà occuparsi di 21 interventi, di cui quattro da gestire con il proprio bilancio. I quattro interventi in carico al bilancio comunale riguarderanno alcune sistemazioni fognarie, stradali, vasche di laminazione e altri luoghi pubblici. Gli altri interventi riguarderanno invece la sistemazione di frane su molte strade del territorio. «Se vogliamo mettere in sicurezza il territorio di fronte alle sfide dell’alluvione – ha detto la senatrice Marta Farolfi, in visita a Zattaglia -, bisogna partire con i lavori a monte. Invece le priorità sono state altre, abbiamo iniziato dalla pianura. E la pulizia dei fiumi, da parte della Regione, è stata presa sottogamba, questo non è accettabile».

Samuele Marchi