La giornata di oggi è stata caratterizzata dalla sciopero di due ore, a fine turno o giornata di lavoro, proclamato da Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil, in conseguenza del drammatico incidente sul lavoro che si è verificato mercoledì scorso nello stabilimento produttivo Toyota Material Handling di Bologna.
L’esplosione di un dispositivo esterno (probabilmente un generatore) ha causato il crollo di parti degli stabili coinvolgendo decine di lavoratrici e lavoratori. Per ora il bilancio è di due morti e diversi feriti.
Lo sciopero è in svolgimento in tutte le province dell’Emilia Romagna e si propone di portare ancora una volta l’attenzione dell’opinione pubblica sulle condizioni di sicurezza sul lavoro. In provincia di Ravenna, i sindacati e i lavoratori hanno dato vita a un presidio, dalle ore 15, a Faenza, in via Granarolo, davanti ai cancelli della Cisa, una delle aziende storiche del territorio.
“Mentre negli anni i profitti delle imprese sono cresciuti – commentano le sigle sindacali -, nelle fabbriche si continua a farsi male, ad ammalarsi, purtroppo a volte anche a morire, perché sono mancati i giusti investimenti sulla prevenzione, nell’indifferenza della politica che non finanzia gli organi ispettivi, non prevede sanzioni adeguate per le aziende inadempienti e non propone nessuna politica che spinga le aziende a fare di più su salute e sicurezza. Alla magistratura spetterà fare luce su quanto accaduto.
Alle famiglie delle vittime va tutto il cordoglio e la vicinanza da parte delle organizzazioni sindacali. Ancora una volta dobbiamo dire basta alla strage quotidiana di lavoratrici e lavoratori che escono di casa per lavorare e non vi fanno ritorno. Sentiamo l’urgenza di alzare l’attenzione e rompere la cappa di silenzio che circonda i gravi problemi di salute che si trovano in tutti i luoghi di lavoro”.