Rocca San Casciano, Tredozio, Modigliana, Brisighella, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Portico e San Benedetto. Località, sull’Appennino, più volte colpite, nel giro di un anno e mezzo: da centinaia di frane a maggio 2023 prima, poi dal terremoto del 18 settembre 2023, innescatosi tra le province di Firenze e Forlì-Cesena, con epicentro a Marradi.

Infine dall’alluvione del 17 settembre 2024.

Giovedì 10 giugno dunque, a Rocca San Casciano, la Regione, con la presidente facente funzione Irene Priolo, ha incontrato gli amministratori dei Comuni colpiti per fare il punto sulla ricostruzione post terremoto e sugli interventi dell’Agenzia regionale di protezione civile effettuati, in corso o in progettazione su questo territorio.

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Per il riconoscimento dei danni del terremoto si attendono ancora i necessari provvedimenti del Governo, le situazioni rappresentate vedono danni ingenti al patrimonio pubblico di tutti i comuni del cratere del terremoto, dove alle ricognizioni dei danni, non hanno fatto seguito i finanziamenti.

Unanimi i sindaci nel chiedere alla Regione di sollecitare il Governo per l’erogazione dei finanziamenti necessari ad avviare gli interventi sugli edifici pubblici danneggiati dal terremoto, mentre sono partiti alcuni cantieri che riguardano interventi sulle scuole e sull’edilizia privata.

“L’incontro è stato molto utile anche per chiedere il riconoscimento delle somme urgenze a seguito della alluvione del 18 settembre che ha causato danni enormi al territorio – spiega il sindaco Jader Dardi– condividendo la richiesta di provvedimenti urgenti e la semplificazione delle procedure, con l’obiettivo di far partire in tutti i comuni i cantieri per la messa in sicurezza del territorio, ad oggi ancora bloccati per lungaggini burocratiche che non sono più tollerabili”.