Ventun anni appena e tanta voglia di avventura, portando con sé l’essenziale. Sta facendo parlare di sé il faentino Alex Caroli, partito da solo a piedi, sabato 12 ottobre e giunto a Milano questa notte. Oltre 280 chilometri, quarantasei ore effettive di cammino, sei giorni fuori casa quattro notti in tenda e una non stop, con un cartello appeso al collo e uno zaino legato ad un carrellino della spesa, prestato dalla nonna, sua più grande fan.

Alex Caroli: “Nello zaino solo l’essenziale, si può stare bene con poco”

Alex, cosa c’è nel tuo zaino – carrello?

Tenda, sacco a pelo, materassino e cuscino gonfiabili, qualche vestito, il caricatore del cellulare, cibo e acqua, luce da campeggio, effetti personali. Tutto compatto e funzionale, utilizzo sacchetti per evitare lo zaino ‘gonfio’, e ovviamente, sacchi impermeabili per coprire tutto. Durante il viaggio ho imbottito la maniglia del carrello e disegnato il cartello nuovo che porto al collo. Quello con cui sono partito era andato distrutto con la pioggia.  

Noi sei stato fortunato con il meteo…

I primi giorni sono statti bellissimi, poi è arrivata qualche pioggia, ma è da Parma in poi che ho incontrato il maltempo, specie l’altra notte intorno alle 3 pioveva forte. Poi ho trovato un posto coperto, ho dormito due orette in un prato con un gazebo.

Hai paura di notte?

No, perché ho fiducia nel prossimo e poi faccio attenzione. Cerco posti dove non ci sia erba alta, senza conche e lontani dalla strada principale.

Come è iniziata questa passione per il cammino?

Per me è una sempre stato una valvola di sfogo, mi dà un grande senso di libertà. In casa, al chiuso, mi sento oppresso e non riesco ad essere me stesso.

Questo cammino era programmato?

Per niente. Sabato mattina, quando mi sono svegliato, non sapevo che sarei partito. Mi sono preparato due ore prima e smi sono messo in marcia.

Prima cosa facevi?

Un po’ di tutto, ho cercato presto di essere autonomo economicamente. Ho lavorato in fabbrica, in cucina, però a un certo punto ho smesso per seguire questa passione e farla diventare la mia vita. Vorrei dedicare almeno il 90% del tempo a quello che mi piace. Non ho nessun tipo di guadagno al momento, ma la felicità non ha prezzo.

Sei uno sportivo?

Beh si, faccio sport da tanto tempo. Fino a 16 anni andavo in bici, poi mi hanno investito e ho iniziato a correre. Da febbraio a maggio di quest’anno ho partecipato a molte competizioni, ma avevo bisogno di una pausa perché ero stanco. Così ho iniziato a camminare, è ovvio che avevo una base dietro. Però anche una passeggiata di 10 minuti aiuta a essere più sereni. A volte basta poco.

Qual è il tuo budget?

Il minimo indispensabile. Naturalmente serve un’attrezzatura idonea, nel mio caso un acquisto davvero basico: zaino, materassino e sacco a pelo sono essenziali per un totale di 150-200 euro al massimo. Spendo circa 15 euro al giorno per il cibo e qualche imprevisto che può sempre capitare. Non ho pretese, sono contento di quello che ho e spendo poco.  Sono viaggi low cost, che regalano giornate belle anche con la pioggia. Riuscire a superare le avversità e raggiungere gli obiettivi prefissati è impagabile. La bellezza vera, però, sta nel cammino in sé stesso e non nell’arrivo.

Tra i tuoi followers, oltre ai giovani ci sono anche tanti adulti, come te lo spieghi?

E’ una cosa bella che ho scoperto in queste settimane, anche se devo ammettere che con gli adulti mi sono sempre trovato bene. C’è in effetti questo vasto pubblico di adulti che mi incita e mi dice che sono un esempio per i giovani. Sono contentissimo di questo e non me lo sarei mai aspettato.

Qual è il messaggio che vuoi lanciare con la tua esperienza di vita?

Vale davvero la pena apprezzare le piccole cose: si possono fare esperienze stupende con pochi soldi in tasca. A volte chi ti sta vicino, in buona fede, cerca di trovare per te la tua strada e, anche non volendo, scoraggia i tuoi sogni. Invece secondo me è importante per ciascuno trovare la propria dimensione nel mondo. Non sempre essere uguali agli altri è una cosa buona.

Tu perché lo fai?

Per passione e non per avere un riscontro, anche se sono contento di rendere felici gli altri con il mio esempio.

Credi in Dio?

Non credo esattamente in qualcosa, non ho una  figura di riferimento, però credo in valori come la pace e il bene. Se semini il bene, se cerchi di non nuocere a nessuno e di fare qualcosa di buono per il prossimo, poi torna sempre indietro.

I tuoi amici sostengono le tue imprese?

Si mi supportano tantissimo e mi stanno incoraggiando a fare il giro dell’Italia. Vediamo. E poi c’è mia nonna che ha imparato ad usare i social per seguirmi e rimanere aggiornata su dove sono.

E adesso quali saranno i tuoi prossimi obiettivi?

Intanto un po’ di riposo per dare tempo al piede di guarire completamente e poi vorrei dirigermi verso il sud Italia, dove ho tanti follower che vorrebbero incontrarmi. Sarà una bella sfida.

Barbara Fichera