Hanno aggredito la tifoseria rivale a suon di sassi, catene, mazze e spranghe e lanciando almeno due fumogeni, con un giovane finito in ospedale. Il tutto ripreso dai tifosi presenti sul lato opposto dello stadio. Non è successo durante una partita di squadre di serie A, ma durante il match tra San Pancrazio e Bagnacavallo nel pomeriggio di domenica 15 settembre. Ha vinto il Bagnacavallo (2-0) ma quello che è accaduto fuori dal campo non ha avuto proprio niente di sportivo. È successo tutto poco dopo le 16 in una partita dove da anni è nota la rivalità tra i supporter delle due squadre. Una cinquantina di ultras di entrambe le tifoserie è arrivata al campo con una carico di sassi, bastoni, spranghe e catene. Durante il match i supporter hanno dato il via ad una maxi rissa sotto lo sguardo attonito degli altri spettatori (e dei loro smartphone che hanno ripreso l’intera scena) e degli stessi giocatori schierati in campo.  Sul posto sono accorsi i reparti di più forze dell’ordine: polizia locale, polizia di Stato, carabinieri e guardia di finanza. È stato necessario anche l’intervento del personale sanitario del 118. Diversi i feriti, tra cui un tifoso del San Pancrazio, colpito al volto e alla testa e trasportato all’ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna.

Il Prefetto: “Chi ha sbagliato, pagherà”

I carabinieri hanno già denunciato alcuni tifosi, da ambo le parti, e stanno procedendo con le indagini. “È un fatto gravissimo e inqualificabile – ha detto il Prefetto di Ravenna, Castrese De Rosa -. Ho chiesto al questore e al comandante dei carabinieri  di essere inflessibili. Mi risulta che alcuni dei partecipanti alla rissa siano già stati identificati e altri lo saranno a breve. Saranno denunciati per lesioni e il Questore mi ha assicurato che adotterà i provvedimenti amministrativi previsti in questi casi – prosegue -. Questo non è sport. Saranno i carabinieri, attraverso le indagini, a stabilire l’esatta dinamica dei fatti, visionando immagini e raccogliendo testimonianze – conclude il Prefetto -. Di sicuro si è trattato di uno scontro tra tifoserie agguerrite. Chi ha sbagliato, pagherà“».

La condanna unanime delle società sportive

All’indomani della partita la società San Pancrazio ha preso immediatamente le distanze dall’episodio. «In seguito ai fatti accaduti all’esterno del recinto di gioco, la società si dissocia da qualsiasi tipo di condotta violenta e non rispettosa nei confronti altrui – precisa San Pancrazio -. Ci dimostreremo totalmente disponibili a collaborare con le forze dell’ordine per la giusta riuscita delle indagini». L’episodio è stato condannato anche dalla delegazione di Ravenna della Figc Lnd. “Il Presidente Simone Alberici, l’intero consiglio del Comitato regionale Emilia Romagna Figc Lnd e la Delegazione provinciale di Ravenna condannano senza appello i gravi episodi di violenza verificatisi all’esterno dell’impianto – scrivono in un comunicato -. Fatti del genere, deprecabili e da stigmatizzare con forza in ogni loro declinazione, nulla hanno a che fare con il mondo del calcio dilettantistico, né tanto meno con quello dello sport. Questi soggetti, che non possono essere chiamati tifosi, hanno arrecato un danno alle Società sportive le cui squadre erano in campo, vittime di gesti insensati e vergognosi. L’auspicio è che gli enti preposti possano intervenire in modo esemplare affinché siano prese le misure più dure nei confronti dei responsabili. Contestualmente, si ribadisce la linea di “tolleranza zero” che il Comitato regionale ha sempre avuto nei confronti di qualsiasi forma di violenza”.