“Non possiamo più aspettare e da oggi ci muoviamo da soli”. Passata la fase più critica dell’emergenza alluvione che ha colpito la città per la terza volta, il sindaco di Faenza Massimo Isola, passa alla linea dura, di cui ha informato in una lettera anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Non possiamo più aspettare risposte che arrivano troppo tardi. Da oggi in poi metteremo in atto misure unilaterali. Abbiamo già i nostri tecnici sul territorio”. Il progetto è quello che riguarda la messa in sicurezza del torrente Marzeno fermo da febbraio al Ministero. “Stiamo già contrattando con i proprietari del terreno adiacente all’area, mentre i tecnici sono al lavoro per iniziare subito la messa in sicurezza del quartiere intorno a via Cimatti“.

“Dalla struttura commissariale neanche una telefonata”

E le risorse da dove arriveranno? “Noi mettiamo il cuore oltre l’ostacolo – spiega il sindaco -. Contiamo sui fondi di somma urgenza e sull’ordinanza 13 bis ma intanto partiamo. Poi è ovvio che speriamo che si sblocchino le ordinanze ferme, il Comune da solo non ce la può fare”. Intanto, fa sapere Isola, da Governo e Commissario finora “neanche una telefonata“.

Novità in arrivo anche per le famiglie colpite dall’alluvione. “Abbiamo deciso di stanziare un contributo a fondo perduto di 10mila euro per ogni nucleo familiare che ha subito almeno due alluvioni al piano terra – annuncia il primo cittadino – ”fondi ad ampio spettro per le necessità delle famiglie, dal mutuo alle bollette. Arriveranno anche Cis e Cas, ma noi abbiamo deciso di non aspettare. Vogliamo dare ai residenti delle zone colpite una risposta veloce e unilaterale

Isola: “Comprendo il dolore e la rabbia delle persone, sono anche i nostri”

Isola ammette anche gli errori commessi dalla sua Amministrazione. “In coscienza sentiamo un profondo dolore per non essere riusciti a denunciare con tutta la nostra forza un sistema incapace di risolvere i problemi. Ci siamo attenuti alle prassi standard, ma avremmo dovuto stressare anche in modo sgarbato un sistema totalmente inadeguato. Spero ci serva da lezione”. Isola ha voluto esprimere anche profonda vicinanza alle famiglie colpite. “Comprendo il loro dolore e la loro rabbia, sono sentimenti che proviamo anche noi. Il nostro obiettivo è utilizzare la rabbia e la passione dei cittadini per far capire alle istituzioni più ‘alte’ di noi che abbiamo bisogno di un aiuto concreto in termini di qualità e quantità di intervento”.

Entro il weekend il recupero dal fango di via Cimatti

Intanto procedono sena sosta i lavori di ripristino. “Stiamo lavorando con una squadra super attiva che dopo due esperienze ci permette di lavorare con insolita velocità – aggiunge Isola – . Il Coc lavora a pieno ritmo: da sedici mesi siamo abituati a lavorare insieme”. Riguardo all’emergenza di via Cimatti “ce la stiamo mettendo tutta, anche se le persone vorrebbero un intervento più veloce. Chiediamo di segnalare criticità e problemi”. Riguardo ai lavori dei tanti volontari, le parole del sindaco sono di elogio. “Grazie all’esperienza siamo riusciti a creare un’ottima collaborazione tra Protezione civile e gli ‘angeli del fango’. Grazie anche a loro ci siamo dati l’obiettivo di riconquista del territorio dal fango entro il fine settimana.  Contiamo di rispettare le promesse. Intanto anche la viabilità pubblica è stata tutta riaperta con pochissime criticità”.

Barbara Fichera