Pronti a servire e a dare una mano là dove c’è bisogno. I giovani volontari della Caritas diocesana di Faenza si sono subito rimboccati le maniche di fronte alla nuova alluvione, la terza, che ha colpito la città. Alcuni ragazzi e ragazze, coordinati dagli operatori, sono infatti partiti questa mattina in furgoncino alla volta di Marzeno, una delle aree che ha subito di più i danni dell’alluvione, con l’esondazione dell’omonimo fiume. Armati di stivali e badili, proprio come un anno fa, in queste ore hanno dato il loro contributo nel ripulire il fango dalle case e dalle strade nella frazione nei pressi di Faenza. Ma oltre all’aiuto materiale, è la presenza di qualcuno che ti aiuta e non ti lascia solo a fare la differenza nello stare a fianco delle persone in un momento così difficile, come ha ribadito anche il vescovo, monsignor Mario Toso, nella sua lettera alla popolazione.

La situazione a Faenza

alluvione via pellico faenza

L’acqua è invece ancora alta in Borgo. La parrocchia di Sant’Antonino si trova a dover fronteggiare qui la terza alluvione in 16 mesi. L’area è simile a quella del primissimo episodio alluvionale del 2 e 3 maggio 2023 con vie oramai tristemente note: via Pellico, via Cimatti, via D’Azeglio, via Ragazzini. In tanti sono stati costretti a sfollare o sono stati salvati dai gommoni delle forze dell’ordine. L’aiuto e la vicinanza ai residenti, sfiduciati e amareggiati da questa ennesima prova, sarà fondamentale nei prossimi giorni.

In questa fase emergenziale volontarie e volontari della parrocchia del Duomo si sono attivati per contattare chi abita al piano terra della zona colpita di via Lapi, all’altezza di via Carboni, Comerio e Orzolari. Si tratta di una delle aree che è stata messa più in crisi dalla seconda alluvione. In questo caso l’acqua che è salita in certi punti dalle fognature, pur arrivando a 50-70 centimetri di altezza, ha destato meno preoccupazioni, anche se la paura delle famiglie è stata tanta. A Sant’Agostino non si segnalano particolari criticità nel centro cittadino, mentre diverse difficoltà si riscontrano nella prima parte di via San Martino, nei pressi del torrente Marzeno, con diverse famiglie sfollate.

Anche nella parrocchia di Reda si segnalano allagamenti, in particolare in via Corleto. A Santa Lucia il campo sportivo è andato completamente distrutto.

Le altre parrocchie della Diocesi: la pianura

Castel Bolognese era una delle aree più attenzionate nelle scorse ore a causa degli alti livelli idrometrici del Senio. L’esondazione è arrivata all’altezza di Tebano: qui fortunatamente gran parte dell’acqua è stata assorbita dai canali e dalle fogne, salvando così il centro cittadino. Non si segnalano abitazioni allagate e anche la parrocchia di Biancanigo non risulta aver subito danni.

A Cotignola l’acqua non ha risparmiato la chiesa di San Francesco. “Nel chiostro al momento l’acqua arriva almeno al ginocchio – precisa il parroco don Stefano Vecchi – mentre dentro la sagrestia ha raggiunto i 30 centimetri. La situazione va però migliorando. Sul sagrato della chiesa di Santo Stefano stanno facendo base Vigili del fuoco e Protezione civile con tanto di gommoni. I ponti sono aperti e il livello del fiume si è notevolmente abbassato”.

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Immagini da Cotignola, il chiostro della chiesa

Tanta paura ma nessun danno alla parrocchia di Solarolo. “Abbiamo messo a disposizione del Comune il nuovo Centro Pastorale fino a cessata emergenza – spiega don Tiziano Zoli, parroco di Solarolo – per accogliere eventuali evacuati, come già avvenuto la notte scorsa. Grazie a quanti mi stanno contattando in queste ore così complicate aggiunge – qui la situazione sta migliorando, ma anche se non abbiamo avuto danni le energie per andare avanti sono ridotte al lumicino. Del resto è la terza alluvione in 17 mesi“.

La situazione più critica in questa fase è nelle parrocchie di Boncellino e Traversara di Bagnacavallo. A esclusione di Villanova, qui sono state colpite le stesse zone dell’anno scorso, ma con una violenza dell’acqua ancora maggiore che ha sommerso gran parte del centro abitato danneggiando diverse abitazioni. A Traversara tutta la popolazione è stata sfollata e risultano al momento due dispersi. Il parroco don Giovanni Samorì è stato contattato e sta bene. Si lavora anche alla breccia del Lamone, ma la situazione dei lavori è stata definita “complessa”. Nel frattempo il paese di Traversara continua ad essere attraversato da una forte corrente d’acqua. Ora si attende di capire dove si dirigerà la grande mole di acqua esondata da Traversara: il rischio è che possa colpire Bagnacavallo.

Da Fusignano la parrocchia al momento non registra particolari criticità. Qui sono state ospitate le famiglie sfollate da Traversara. Tanta paura anche a Sant’Agata sul Santerno, una delle zone più colpite dall’alluvione di maggio 2023, con diverse famiglie evacuate precauzionalmente, ma al momento non si registrano allagamenti e la situazione risulta sotto controllo. Anche a Russi non si segnalano allagamenti, ma solo sfollati in via precauzionale.

Ad Alfonsine si era aperta una falla nella zona del cimitero che poi è stata richiusa. Al momento non risultano allagamenti, ma si è in attesa del passaggio della piena.

La collina: Modigliana, Marradi, Brisighella, Zattaglia

La parrocchia di Modigliana è, come nel 2023, particolarmente colpita. Si registrano allagamenti e frane, con l’esondazione dei suoi tre torrenti in centro. Gli sfollati ieri, 18 settembre, erano 20 e alcune famiglie sono state evacuate dalle suore della Sacra Famiglia.. Per fortuna nella giornata del 19 settembre a Modigliana ha smesso di piovere e il livello dei fiumi si è notevolmente abbassato. Si cerca di tornare alla normalità. Non è facile perché per danni all’acquedotto tutto il centro storico stamattina era senz’acqua corrente. Sono arrivate le autobotti con acqua potabile. E le persone in fila con secchi e taniche per ricevere l’acqua. Molti erano sfollati per precauzione e già da oggi sono potuti rientrare nelle proprie case.

La parrocchia di Tredozio registra numerose nuove frane nel territorio comunale, ma nessuno al momento è fuori casa e le scuole domani sono regolarmente aperte. Ripristinata anche la viabilità con Modigliana e Faenza.

Marradi al momento è isolata dal versante verso Faenza a causa delle frane, in particolare quella a San Cassiano, mentre è attiva la viabilità verso Firenze. Nel territorio parrocchiale si registra la presenza di qualche famiglia al momento isolata, ma sotto osservazione.

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Danni a Zattaglia.

Critica la situazione nel territorio brisighellese. La zona terme è completamente allagata, numerose le frane registrate. Tra Sant’Eufemia e San Martino in Gattara la viabilità è interrotta, con la sp302 chiusa per la frana a San Cassiano. In tutto sono circa 130 le famiglie sfollate, in parte ospitate al convento Emiliani di Fognano; per l’area di Marzeno, invece, hanno trovato riparo nella scuola. A Zattaglia le aree colpite sono le stesse delle precedenti alluvioni: chiesa e canonica parrocchiale sono allagate.

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La frana a San Cassiano

Samuele Marchi