Due persone in carcere e una agli arresti domiciliari con l’accusa di detenzione, vendita e cessione di sostanza stupefacente in concorso. Si tratta di una misura cautelare emessa al termine di un’attività investigativa durante la quale i Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia manfreda, avevano arrestato cinque persone in flagranza di reato, mentre spacciavano droga. La maxi operazione aveva portato anche al sequestro di due chili di cocaina,  marijuana e hashish, oltre 15mila euro in contanti e ventuno denunce a piede libero e numerosi i soggetti segnalati alla Prefettura di Ravenna quali assuntori.

L’attività era scaturita dal continuo monitoraggio delle piazze di spaccio faentine, in particolare una nelle adiacenze del locale ospedale civile. Proprio in prossimità del nosocomio i carabinieri hanno notato un continuo andirivieni di persone già note in quanto consumatori abituali di droghe. Già dai primi riscontri fatti nel 2021 è stato chiaro ai militari dell’Arma che il gruppo era ben organizzato e in grado di importare grosse quantità di droga, da rivendere poi in quantitativi minori sino ad arrivare allo spaccio al dettaglio in strada.

Nel corso dell’attività, un uomo, insospettabile, è stato sorpreso mentre trasportava la cocaina da rivendere sul territorio faentino e forlivese, nascondendola in un vano appositamente ricavato all’interno del proprio furgone. L’uomo, incensurato e regolarmente occupato quale artigiano edile con incarichi lavorativi in varie parti del territorio nazionale, era quindi in grado di muoversi in tutta Italia senza destare alcun sospetto, riuscendo, in alcuni di questi suoi spostamenti, a far coincidere gli impegni lavorativi con l’attività illecita.

Tutti gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.