Il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica riuntiosi questa mattina in prefettura ha effettuato un primo debreafing dei servizi di vigilanza estiva che hanno visto impegnati oltre 230 unità delle forze di polizia tra ordinarie e straordinarie (i cosidetti rinforzi estivi) oltre alle unità delle polizie locali di Ravenna e Cervia compresi gli stagionali. Il lavoro svolto sulle strade ravennate dalle pattuglie della Polizia stradale (ben 240) e dalle Polizie locali ha consentito di controllare oltre 1500 persone con etilometri solo una minima parte hanno superato i limiti consentiti, a conferma del forte dispiegamento di forze in campo che ha dovuto fronteggiare circa 340 sinistri oltre ai consueti controlli sulla movida. A ciò va aggiunto il bilancio della Guardia di Finanza che ha messo in atto un piano straordinario per contrastare gli illeciti economici e tutelare la leale concorrenza. Sono stati effettuati oltre 530 interventi, 17 lavoratori non in regola e sequestrati oltre 18 mila articoli nocivi per la salute pubblica, denunciate 18 persone e 5 arresti oltre al sequestro di quasi 70 kg di cocaina.

“Siamo molto soddisfatti dei risultati di  questo primo bilancio sui risultati ottenuti – ha dichiarato il prefetto di Ravenna Castrese De Rosa – in un’estate normale con alcune fibrillazioni ed episodi che denotano un fenomeno preoccupante: quello dei coltelli che girano in alcuni luoghi dove dovrebbe invece prevalere il sano divertimento. In totale 9 episodi che hanno richiesto una ferma risposta da parte delle nostre forze di polizia, su 8 dei quali sono stati individuati, denunciati o arrestati i responsabili. Per questo abbiamo chiesto ai sindaci di fare ogni sforzo possibile, soprattutto a Cervia, per l’adozione di ordinanze e divieti che scongiurino l’uso di bottiglie di vetro o emissioni sonore dopo una certa ora soprattutto in vista della prossima estate, potenziando ancora di più i sistemi di video sorveglianza e investendo risorse sul potenziamento degli organici della Polizia locale anche a carattere stagionale, per presidiare soprattutto di notte le località di divertimento.

Un litorale di circa 60 km con presenze che si quintuplicano in estate arrivando anche a 6 milioni di presenze richiede un impegno complessivo di risorse umane e mezzi adeguati per fronteggiare una movida a volte troppo violenta nei lidi ravennati, nonostante gli episodi avvenuti non abbiano portato a conseguenze più drammatiche. “Ci siamo ripromessi di tracciare un bilancio definitivo a fine settembre in quanto la stagione non è affatto conclusa e va avanti ancora con i tanti eventi sportivi dal forte richiamo di appassionati e accompagnatori. Voglio ringraziare le Forze di Polizia ed il ruolo importante anche dell’Autorità Giudiziaria in particolare della Procura della Repubblica di Ravenna che ha coordinato le numerose indagini sugli episodi di malamovida con rigore ed inflessibilità per stroncare sul nascere fenomeni che avrebbero potuto prendere una piega ancora più preoccupante”.