Sono in arrivo piogge, temporali e temperature in picchiata da domani, venerdì 13 settembre con qualche assaggio già da oggi. Secondo i dati dell’Osservatorio Torricelli di Faenza, i freddi precoci nel comune manfredo, non sarebbero una novità se non per il periodo. Negli ultimi 78 anni si sono spesso verificate “temperature minime notturne inferiori a +10°C” spiegano, ma nella seconda quindicina del mese, mentre le temperature minime a una cifra dal primo al 15 settembre sarebbero più rare.Dal 1946 ad oggi – precisano dall’Osservatorio – in solo otto occasioni il termometro, si è portato sotto la soglia dei +10°C, nei primi 15 giorni del mese, segno che in passato una freddata settembrina precoce era rara, ma non inusuale. Forse quest’anno con l’aria fredda in arrivo, a cavallo di metà settembre – aggiungono -, l’occasione per scendere (di poco) sotto i +10°C esiste e quindi, se confermato, sarebbe rilevante nella statistica cittadina”. Secondo i dati dell’Osservatorio sono infatti ventisei anni che il termometro non scende sotto i +10°C in città, nei primi 15 giorni del mese. Il record assoluto di temperatura minima più bassa di settembre spetta al 29 settembre 1977 con +6,2°C. Perchè ai cali di temperature siano associate anche piogge molto intense bisogna invece andare indietro addirittura di cinquecento anni e spostarsi in collina. Secondo lo storico faentino Luigi Solaroli, il 10 settembre del 1521 passò alla storia come “diluvio di Marradi”. Le forti piogge e la piena del fiume danneggiarono un ponte a monte della città sulla via di Modigliana, ricordato col nome “e pónt d’êrch”, Ponte d’Arco, “così chiamato – scrive Solaroli – per un solo arco di cui si ha menzione nel 1185 dal Mittarelli, poi crollato definitivamente nel 1594”. Niente a che vedere con le piogge che ci aspettano, per il meteorologo Pierluigi Randi “da venerdì e per alcuni giorni a seguire sentiremo freddo, ancor più percepibile per come siamo stati abituati fino a ora. Felpe a portata di mano”.