Proseguono senza sosta i lavori di ripristino delle zone colpite dall’ondata di maltempo della scorsa settimana in Romagna. Anche di notte, utilizzando le torri faro.
L’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile sta operando incessantemente con sigillature, interventi sulle rotture degli argini e tutte le attività necessarie per metterli in sicurezza.
In questo modo a Traversara di Bagnacavallo, nel ravennate, l’acqua non fuoriesce più dalla rotta: è stata completata la coronella che ha interrotto il flusso. Dalla serata di sabato è chiusa anche la rotta di Cotignola.
Gli interventi sui fiumi, dieci i cantieri avviati in somma urgenza
Complessivamente, sono oltre 10 i cantieri di somma urgenza per un investimento di circa 23 milioni di euro: 14,3 milioni interessano il territorio ravennate, 1 milione il forlivese-cesenate, 8 milioni e mezzo il bolognese.
Utilizzate circa 9000 tonnellate di massi ciclopici, mentre si sta cominciando ad attingere ai nuovi approvvigionamenti messi immediatamente in campo per far fronte all’emergenza.
“Lavoriamo senza sosta, come siamo abituati a fare. Tutte le rotture sono state chiuse e sono terminati i primi interventi urgenti, mentre ne stanno partendo altri- spiega Irene Priolo, presidente facente funzione della Regione e commissaria per l’emergenza-.
Non mi stancherò mai di ringraziare i sindaci, i tecnici e le decine di volontari, tanti anche da fuori regione. Siamo al fianco di chi, a distanza di poco più di un anno, si ritrova con l’acqua in casa, nei campi, in azienda: a loro dobbiamo risposte certe e per questo chiediamo la massima collaborazione con il Governo”.
Le operazioni di pulizia nel territorio ravennate e a Modigliana
Una delle aree con la mole di lavori più significativa è quella di Faenza. Qui, entro mercoledì prossimo, si dovrebbero esaurire le operazioni di pulizia.
Anche a Bagnacavallo è in corso un’intensa attività di pulizia e sgombero. Nella notte sono intervenuti anche 4 mezzi di Hera per accelerare le operazioni di rimozione dei rifiuti.
C’è ancora una zona critica dove, a causa di immobili pericolanti, per ragioni di sicurezza non è ancora possibile avviare gli interventi di pulizia. Anche a Brisighella sono in corso massicce operazioni di sgombero con la presenza di numerosi volontari.
A Modigliana l’acquedotto è stato completamente sistemato e sono state ripristinate tutte le utenze e i servizi.
È stata completata la verifica sui dissesti, non sono stati segnalate frane rilevanti. Con gli interventi di somma urgenza sono stati rimossi i detriti provocati dai ruscellamenti.
Ancora 600 gli evacuati. Si tratta soprattutto di cittadini di Traversara, epicentro di questa terza alluvione in sedici mesi
Gli evacuati sono circa 600, soprattutto cittadini di Traversara e in parte minore anche di Budrio, quasi tutti in assistenza autonoma. I cittadini assistiti dal sistema pubblico e dislocati nelle strutture di accoglienza sono 27.
Continuano intanto ad operare sui territori colpiti le cinque colonne mobili regionali, le organizzazioni del volontariato nazionale e i volontari emiliano-romagnolo. In totale, circa 830 unità.
Dall’inizio dell’emergenza infine, nei territori colpiti, i Vigili del fuoco hanno realizzato 1.600 interventi di assistenza alla popolazione, attività di svuotamento da acqua e fango e di ricognizione “esperta” tra Faenza, Bagnacavallo, Traversara, Lugo e Cotignola.
Continua intanto l’operatività della pompa ad alta capacità (50 metri cubi al minuto) che, tra Bagnacavallo e Glorie, sta lavorando per drenare acqua nelle campagne.