Per la ricostruzione post alluvione in Romagna “il Governo ha messo a disposizione tantissimo, 2,8 miliardi per la ricostruzione pubblica, 1,9 per quella privata. A breve avremo ordinanza del credito d’imposta che porterà ulteriori 700 milioni. Sulla base di quello che devo gestire cerco di fare il meglio “. Lo ha detto a Solarolo il commissario per la ricostruzione post-alluvione Francesco Paolo Figliuolo a margine dell’inaugurazione della riqualificata scuola Ungaretti. “È sufficiente? – ha proseguito – è una prima cifra, non so che altre riflessioni si faranno”. Il generale Figliuolo è poi intervenuto sulle recenti polemiche innescatesi all’indomani dell’ordinanza per il rimborso dei beni mobili, con un tetto massimo di 6mila euro per unità immobiliare. Nonostante si tratti della prima ordinanza di questo genere in Italia, la cifra è stata giudicata troppo bassa dai cittadini interessati e da questi indennizzi vanno decurtati i soldi del Cis (contributo di immediato sostegno) già spesi. “Dire che dei 6.000 euro di rimborso per i mobili danneggiati dall’alluvione ne vengano detratti 5.000 a chi ha avuto il Contributo di immediato sostegno (Cis), – ha detto Figliuolo – è una lettura superficiale. Bisogna vedere i Cis per cosa sono stati usati, se uno ha tinteggiato non c’entra nulla con l’acquisto dei mobili», precisa. La cifra va “a complemento, perché se uno ha preso un pezzo di cucina e deve acquistare degli altri elettrodomestici, può farlo, purché non compri la stessa cosa. Se uno ha preso la cameretta e vuole la scrivania, per esempio, può farlo, purché non superi i 700 euro per vano o 1.200 per la cucina». Quindi, prosegue Figliuolo, «dire che se ne tolgono 5.000 è banalizzare, bisogna vedere caso per caso». Per chi ha subito i danni dell’alluvione e ha dubbi, ha concluso, ci sono «le faq e gli sportelli e si possono chiedere chiarimenti. Nessuno ti dirà hai speso 5.000 ti diamo mille, non è così semplice».