Non solo la presentazione di un’opera cinematografica, ma un vero abbraccio collettivo a una giovane artista che sta muovendo i primi passi come regista da parte della sua comunità.
Ecco l’istantanea di quanto avvenuto a Russi, nel giardino della Rocca Terzo Melandri, dove è stato presentato in anteprima “Lena Fungònskaya”, il 𝗰𝗼𝗿𝘁𝗼𝗺𝗲𝘁𝗿𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗠𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗠𝗲𝗹𝗮𝗻𝗱𝗿𝗶, russiana neolaureata in regia.
Dopo il saluto dell’assessore comunale alla cultura Anna Grazia Bagnoli, che ha ricordato di “conoscere Maria fin da piccola essendo stata sua maestra a scuola” e di come “una piccola città come Russi debba andare orgogliosa dei suoi figli che si fanno onore anche lontano dal nostro territorio in campo culturale e non solo”, è stata proprio la 24enne regista al microfono a spiegare come nasce la sua passione per la ‘settima arte’.
“Sono cresciuta in una famiglia in cui la musica andava per la maggiore, poi l’anno della svolta è stato il 2015 quando davvero a sorpresa per me sono stata scelta per interpretare un personaggio nella serie tv ‘Braccialetti Rossi’, una delle fiction di successo della Rai.
Ho iniziato a studiare recitazione a teatro, però tra un provino, una proposta e l’altra mi rendevo conto che ad affascinarmi era più il copione che dovevo studiare, i luoghi e i personaggi che descriveva. Insomma scrivere la sceneggiatura e dirigere il film, per cui dopo un tentativo iniziale a Lettere mi sono iscritta all’Istituto Europeo di Design, in particolare al corso di filmaking e video design a Roma.
E quando, dopo la stesura di alcuni racconti sul mio diario, mi sono accorta che la mia mente, ragionando per immagini, non era più soddisfatta di sole parole ma necessitava di riportare gli stessi quadri visivi e musicali che immaginava, ho capito che la regia è la forma d’arte che più mi si addice. Quello che vorrei fare nella vita ora che ho finito gli studi”
Per illustrare meglio alle tante persone presenti il suo percorso la giovane russiana ha scelto di proiettare anche i suoi primi due corti, ovvero “Naive”, un lavoro di montaggio con voce narrante utilizzando i video realizzati dal padre Andrea e ricreando una breve storia che serviva come esame di regia, e “Flume”, incentrato sulla figura del nonno, interpretato da Luigi Zaccherini, 81enne originario assai conosciuto a Russi, uno dei tre protagonisti anche di “Lena Fungònskaya, in questo caso nella parte di Canavaron, come soprannominato dalle due creature funghesche, portate sullo schermo da Gaia Zampighi (Lena) e da Lea Valido (Duda), giovanissima romana (8 anni) alla sua prima esperienza davanti alla telecamera dopo aver fulminato con il suo sguardo la regista in metropolitana nella Capitale.
Tutti gli attori sono saliti sul palco, insieme a Maria Melandri, raccontando che cosa ha significato per loro questa esperienza, anche con alcuni simpatici e curiosi aneddoti, e la speciale atmosfera che si respirava durante la lavorazione di questa fiaba per grandi e piccini, che narra la nascita di due creature dalle sembianze umane da dei grossi funghi blu in un mondo fantastico, forse post-apocalittico, dove è rimasto un unico essere umano, il cacciatore, Canavaron appunto.
“L’idea del cortometraggio è nata da sola in un momento in cui avvertivo un forte senso di solitudine e volevo descrivere una ragazza sola in un mondo solitario, forse qualche giro nel bosco e un passato infantile in cui andavo alla ricerca di fatine in mezzo agli alberi ha contribuito alla sua creazione”, ha raccontato la regista parlando di questo corto’, le cui riprese si sono svolte nella prima settimana di aprile “tra San Marco (per gli interni), Portico di Romagna e San Benedetto in Alpe per le location esterne delle scene nella natura”, come spiegato da Andrea Melandri nelle vesti di produttore di “Lena Fungonskaya”.
Insieme agli applausi del pubblico presente l’opera ha riscosso il convinto apprezzamento di Gerardo Lamattina, regista e attore. “Devo fare i complimenti a Maria sia per l’utilizzo del formato quattro terzi, estremamente poetico, che per la scelta degli interpreti, tutti azzeccati, qualità fondamentale per chi dirige un film. E le inquadrature sui volti, così espressivi, sono davvero significative. Insomma, questa giovane ha davvero della stoffa…”.
Allora che cosa ha in mente per il futuro Maria Melandri? “Al momento, dopo la laurea, ho deciso di fermarmi un po’ a Russi e scrivere tutto ciò che mi passa per la testa. Mi sento fresca e piena di idee e non vedo l’ora di poter realizzare un nuovo cortometraggio. Inoltre mi sto avvicinando al mondo dello stop motion, che mi ha sempre attratta, grazie a Gianni Zauli, artista famoso in tutta Italia e non solo.
Sono davvero felice in questo periodo e ritengo inoltre che questa ‘calma campagnola’ possa aiutarmi molto con la mia arte e i miei futuri progetti”.
A chiudere in bellezza la serata-evento, patrocinata dal Comune di Russi, una degustazione di vini offerti dalla cooperativa Agrintesa, illustrati nelle loro caratteristiche dall’enologo Marco Gallegati.