Inaugura venerdì 30 agosto alle 19 nella chiesa di Santa Maria dell’Angelo, spazio espositivo del Museo Diocesano di Faenza, «Caos e il suo contrario. Materia animata: morfogenesi Morigi, il cinquantenario», una mostra che celebra la creatività di Mirta Morigi e della sua vivace bottega, tutta al femminile. Con le radici ben salde nella sapiente e secolare tradizione faentina, ma con gli occhi e il cuore aperti al mondo per coglierne l’essenza migliore grazie a un sincero e cordiale processo di scambio, la Bottega Morigi è un luogo in cui il sapere delle mani e del cuore si intrecciano quotidianamente per dare vita a creazioni sempre originali.

Basta varcarne la soglia per cogliere l’essenza di questo lavoro incessante, necessariamente rigoroso, ma soprattutto per assaporare un tempo diverso, come quello, ad esempio, che chiede la terra per asciugarsi o il forno per raffreddarsi. Il fare ceramica esige ed insieme educa a una qualità del tempo diversa da quella che al di fuori del laboratorio si può percepire. Seguendo questa logica, porre l’attenzione sugli anni trascorsi, può rivestire un senso relativo per chi fa ceramica. Se cinquant’anni segnano un traguardo questo, verrebbe da affermare, va innanzitutto riferito alla qualità del tempo trascorso e al desiderio di trasfigurare la terra – ci si può immaginare una materia più semplice? – in qualcosa di infinitamente prezioso.

La photogallery della mostra

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Se poi cinquant’anni chiedono di essere ricordati è perché quella scintilla iniziale, quell’entusiasmo delle origini, mai si sono spenti. È la vivacità della produzione che lo dimostra. «Ciò che gli altri chiamano lavoro – sottolinea Mirta Morigi -, per me è da sempre pura passione. È una fortuna rara che mi ha consentito di crescere culturalmente – con le mani e con la mente -, di comprendere la tradizione storica della ceramica e di tentarne la traduzione in linguaggio contemporaneo. Il mio desiderio era far fruttare il patrimonio che Faenza, la città delle ceramiche, custodisce da secoli, quella Faenza – la Faience conosciuta nel mondo – dove molti ceramisti prima di me, con altrettanta passione, hanno creato stili al passo con i tempi. Ho sempre pensato che nascere qui e aver fatto questo mestiere, sia stato godere di un’eredità, ricevere un dono. Desidero lasciare almeno quanto ho preso».

La sacrestia della chiesa trasformata in spazio espositivo

“Nel celebrare i 50 anni di attività di Mirta Morigi – spiega Giovanni Gardini, direttore del Museo diocesano di Faenza e curatore della mostra – abbiamo immaginato una bottega in una location originale e suggestiva. Sono infatti gli spazi di quella che un tempo era la sacrestia ad accogliere le opere dell’artista, una sorta di ‘dietro le quinte’ degli spazi ad uso quasi esclusivo dei parroci”. E così quella che un tempo era l’acquasantiera viene inglobata tra farfalle, tazze e stelle bianche, l’armadio che conteneva i talari dei sacerdoti è ora un coloratissimo tripudio di vasi, anfore, ciotole e piatti con gli immancabili anfibi e rettili che fanno capolino qua e là. “La bottega di Mirta Morigi – ha ricordato Claudia Casali, direttrice del Mic di Faenza, è in realtà una delle botteghe faentine più note a livello internazionale. Mirta, perchè all’estero la conoscono per nome – ha aggiunto – è conosciutissima a Taiwan, in Giappone, ma anche in Africa e India. Chi viene a Faenza dall’Estero ha lei come riferimento”. La tradizione però è quella tipiche delle botteghe ceramiche faentine “dove il saper fare e la bellezza – ha precisato Massimo Isola, sindaco di Faenza – diventano luogo di incontro”. In occasione dei suoi primi 50 anni di attività l’artista faentina a creato un cuore e invita i visitatori a prenderlo in mano, sedersi sull’antica poltrona posta all’ingresso e farsi una foto ricordo.

La Bottega d’Arte Ceramica Morigi

Posta nel centro di Faenza, la Bottega d’Arte Ceramica Morigi, si trova all’ombra della seicentesca chiesa di Santa Maria dell’Angelo, uno spazio che, dopo alcuni anni di chiusura, nel 2018 è stato riaperto come cantiere per l’arte contemporanea del Museo Diocesano di Faenza. «Questa vicinanza geografica, ma soprattutto progettuale – sottolinea Giovanni Gardini, direttore del Museo Diocesano e curatore della mostra -, ha reso naturale l’incontro con Mirta, Gaia, Edda, Erika e Serena per immaginare un’esposizione che rendesse omaggio alla ceramica. Santa Maria dell’Angelo, che in questi anni ha accolto nei suoi antichi spazi esperienze di numerosi artisti contemporanei, entra ora in dialogo, grazie ad un allestimento immersivo, con i vasi/sculture della Bottega Morigi, opere dove il confine tra alto artigianato e arte è quanto mai labile».

Orari speciali in occasione di Argillà

venerdì 30 e sabato 31 agosto: 10-22

domenica 1° settembre: 10-20

Orari dal 5 settembre al 10 novembre 2024:

dal giovedì alla domenica: 10-12.30; 16-18.30

Chiesa di Santa Maria dell’Angelo, Spazio espositivo del Museo Diocesano di Faenza, via Santa Maria dell’Angelo 11, Faenza

Per informazioni:

info@museodiocesanofaenza.it; 333-7834993

www.mirtamorigi.it mirtamorigi@gmail.com 0546-29940

A Santa Maria dell’Angelo anche concerti in occasione di Argillà

Venerdì 30 agosto ore 21.00

Concerto per Argillà

Orchestra della Cappella Musicale della Basilica di San Francesco – Ravenna

Direttore: Giuliano Amadei 

Soprano  Annarita Venieri, Contralto Anna Pieri, Oboe 1 Luigi Lidonnici, Oboe 2 Sandro Gori

Ingresso a offerta libera

Chiesa di Santa Maria dell’Angelo, Spazio espositivo del Museo Diocesano di Faenza, via Santa Maria dell’Angelo 11, Faenza

Per informazioni: info@museodiocesanofaenza.it; 333-7834993

Sabato 31 agosto ore 21.00

Organ versus Guitar

Marcos Krieger organo

Donato D’Antonio chitarra

Musiche di Pasquini, Krieger, Seixas, Long, Martini, Eespere, J.S. Bach, Pärt

Ingresso € 5 – Fino a 10 anni € 1

L’incanto dei luoghi ore 19.45 visita guidata alla mostra “La Casa della Via Lattea” di Antonello Ghezzi (prenotazione a ERF 0542 25747)

Chiesa di Santa Maria dell’Angelo, Spazio espositivo del Museo Diocesano di Faenza, via Santa Maria dell’Angelo 11, Faenza