Il 22 giugno scorso ha riaperto i battenti una bottega storica faentina, “L’Antica Macelleria Bandini”, in corso Matteotti 59/B. A rilevare e rilanciare la bottega, dando allo stesso tempo un piccolo ma significativo segnale di speranza a un centro storico ancora in sofferenza nel post alluvione, è stata l’azienda agricola Le Terre del Bio, proprietaria del marchio Antichi Salumi, con sede ad Alfonsine. Abbiamo incontrato il titolare, Andrea Brunelli.
Intervista ad Andrea Brunelli
Brunelli, quando nasce l’azienda e qual è la sua storia? Come è nata l’idea di aprire in pieno centro a Faenza?
Le Terre del Bio nasce nel 2017 come azienda agricola e zootecnica, con allevamento di ovini e suini. Tutto comincia dalla passione di mio padre per i salumi fatti in casa, che ci ha portati ad aprire una prima rivendita, nei pressi dell’azienda. Nel 2019, sempre ad Alfonsine, in via Reale, abbiamo aperto anche il ristorante e poi altri due punti vendita a Ravenna e San Biagio di Argenta. A sette anni dall’apertura dunque contiamo quattro punti vendita, con quello appena aperto a Faenza e un ristorante. L’idea di rilevare l’Antica Macelleria Bandini nasce dal dispiacere di vedere una bottega con così tanta storia chiusa, dato che vivo nelle immediate vicinanze, quindi quando ho saputo che sarebbe andata all’asta ho deciso di acquistarla.
Come è andata l’inaugurazione? Che progetti avete per questo punto vendita?
Molto bene, c’è stato un riscontro positivo da parte di tante persone, incuriosite, che sono passate a trovarci e siamo appunto solo all’inizio. Sicuramente anche a Faenza punteremo sui nostri punti di forza ovvero le carni, esclusivamente di nostra produzione ma anche la pasta fatta a mano e i prodotti vegetali, tra cui le nostre passate di pomodoro bio. Certo, non è un contesto semplice perché siamo di fronte ad un calo dei consumi importante e per un’attività come la mia è sempre più difficile reperire manodopera, ma rimango fiducioso, credo molto in questa nuova avventura che abbiamo intrapreso. Volevamo partire subito anche con gli eventi, avevamo in progetto di organizzare degustazioni durante i Martedì d’Estate ma purtroppo in corso Matteotti ci sono state poche adesioni e quindi non riusciremo a partecipare. Questo non è un bel segnale per il centro storico faentino ma penso che da settembre, passata l’estate, si possa crescere e guardare con fiducia al prossimo Natale che per il nostro settore è cruciale.
Viviamo in un’epoca in cui il consumo di carne è spesso demonizzato e considerato rischioso per la salute, anche a causa dell’importazione di carni da paesi esteri, senza contare l’impatto ambientale degli allevamenti zootecnici. Qual è il ruolo di un’azienda bio e a km0 come la sua, in questo contesto globale?
Punto tutto su genuinità e qualità. Più che un allevatore mi sento un produttore di qualità per i miei clienti e, nel nostro territorio, ci sono tante aziende che lavorano bene. I nostri prodotti sono tutti senza glutine, coloranti, conservanti, nitriti e derivati del lattosio. Dato che come azienda non possiamo competere con gli allevamenti industriali e intensivi, a livello produttivo, abbiamo scelto la strada della qualità, decidendo anche di non posizionare i nostri prodotti nella Gdo, per non farci trascinare in una battaglia di prezzi che per un’azienda come la nostra è impossibile vincere. Qualità vuol anche dire rispetto per l’ambiente, con il 70% dei mangimi prodotti direttamente in azienda e grande attenzione al benessere animale, punto su cui ci impegniamo da tempo. Abbiamo 2.500 suini, alimentati appunto con le nostre farine e liberi di muoversi, giocare ed interagire tra loro, con spazi che vanno ben oltre i limiti minimi fissati dalla legge. Avere a cuore il benessere degli animali vuol dire anche fare attenzione alla salute dei consumatori, che possono acquistare un prodotto di livello superiore e maggiormente sano perché la carne è il risultato diretto di come gli animali sono trattati. Benessere degli animali, filiera corta e prodotti di qualità: tutto questo è ciò che, ogni giorno, voglio portare sulle tavole dei nostri clienti.
Samuele Bondi