La Regione Emilia-Romagna ha recentemente pubblicato la Delibera di Giunta Regionale n. 1295 del 24 giugno 2024, che recepisce il Protocollo d’Intesa “Obiettivi ed orizzonte strategico per il Piano casa nazionale”, documento strategico e innovativo destinato a influenzare lo sviluppo del Piano Casa nazionale, nato dall’urgenza di affrontare le sfide crescenti legate alle politiche abitative e di proporre soluzioni concrete e sostenibili per il futuro.
Il documento rappresenta il frutto di un ampio e inclusivo processo di consultazione che ha coinvolto numerosi portatori di interesse, tra cui i Tavoli provinciali di coordinamento delle Politiche abitative, la Città metropolitana di Bologna, ANCI Emilia-Romagna, Confcooperative Emilia-Romagna, Legacoop Emilia-Romagna, ANCE Emilia-Romagna, Aziende Casa Emilia-Romagna, CGIL, CISL, UIL, SUNIA, SICET, UNIAT.
L’elemento centrale del documento è lo sviluppo di un Grande Piano Nazionale di Edilizia Residenziale Pubblica e Sociale, che possa rispondere in modo integrato e sostenibile alle diverse esigenze abitative. Il Piano mira a semplificare le procedure, incentivare una varietà di modelli abitativi e garantire la sostenibilità economica e gestionale degli interventi.
Tra le principali linee di riforma delineate, spiccano:
- Incremento dell’offerta abitativa a canoni calmierati: diversificare le soluzioni abitative per anziani, giovani coppie, lavoratori temporanei e studenti, privilegiando il recupero degli alloggi vuoti.
- Revisione della classificazione dei comuni ad alta tensione abitativa (ATA): adattare la classificazione ai cambiamenti demografici, economici e ambientali degli ultimi vent’anni.
- Coinvolgimento delle Regioni: dare un ruolo cruciale alle Regioni nella ripartizione delle risorse e nel monitoraggio dei programmi.
- Regolazione degli affitti temporanei: introdurre misure per limitare gli affitti temporanei e favorire le locazioni a lungo termine.
- Assegnazione gratuita ai Comuni di immobili inutilizzati: utilizzare immobili statali inutilizzati per contrastare l’emergenza abitativa.
- Sostegno abitativo per lavoratori con redditi medio-bassi: promuovere soluzioni abitative temporanee per i lavoratori in connessione con il mondo della formazione lavorativa.
Leve finanziarie e fiscalità
Il documento propone diverse leve finanziarie e fiscali, tra cui un Fondo interessi nazionale per promuovere operazioni di credito a medio-lungo termine, la revisione della fiscalità della locazione e incentivi per l’efficienza energetica e la messa in sicurezza sismica.
Misure strutturali e monitoraggio
Viene inoltre evidenziata l’importanza di misure strutturali per cittadini in condizioni di povertà grave e di iniziative integrative per la gestione sociale delle abitazioni. Si propone l’integrazione delle banche dati esistenti per migliorare l’identificazione del fabbisogno abitativo e semplificare i controlli nella gestione del patrimonio ERP/ERS.
Luca Giacobbe (segretario generale SICET CISL Romagna): “Siamo soddisfatti per la convergenza di intenti nel trovare soluzioni efficaci. Emilia-Romagna in prima linea per contrastare l’emergenza casa”
“Siamo estremamente soddisfatti del percorso intrapreso con la Regione Emilia-Romagna e le parti sociali per affrontare le sfide abitative del nostro territorio – ha dichiarato il Segretario Generale SICET CISL Romagna Luca Giacobbe –.
Il Protocollo d’Intesa rappresenta un passo fondamentale per incrementare l’offerta abitativa a canoni calmierati, sostenere il bisogno di case per i lavoratori con redditi medio-bassi e connettere i percorsi di autonomia abitativa dei neoassunti con il mondo della formazione lavorativa. Questo documento condiviso dimostra come una convergenza di intenti possa portare a soluzioni efficaci e durature.
L’Emilia-Romagna si dimostra ancora una volta in prima linea nel contrastare l’emergenza abitativa – chiosa Giacobbe – .
I 22 milioni di euro stanziati per il Fondo Affitto e la manutenzione degli alloggi Erp rappresentano un passo importante e concreto per aiutare le famiglie in difficoltà e per recuperare il patrimonio abitativo pubblico. Positivo anche l’aumento del tetto massimo del Fondo Affitto a 2.000 euro e l’impegno per la manutenzione straordinaria degli alloggi Erp”.
Il nostro impegno si estende anche alla regolamentazione degli affitti brevi turistici, un fenomeno che sta seriamente compromettendo la disponibilità di alloggi per famiglie, lavoratori e studenti fuori sede. Piattaforme come Airbnb hanno modificato profondamente l’offerta di locazioni, riducendo lo stock di appartamenti disponibili per affitti a lungo termine e contribuendo all’innalzamento esponenziale dei canoni di locazione.
È fondamentale, quindi, implementare misure a livello nazionale e regionale che limitino il numero totale di affitti destinati a usi turistici e incentivino invece le locazioni a canone concordato, soprattutto nei comuni ad alta tensione abitativa.
Con questo documento, la Regione Emilia-Romagna e le parti firmatarie si pongono l’obiettivo di stimolare un dibattito costruttivo e fornire al Governo un contributo significativo per lo sviluppo del Piano Casa nazionale. Le proposte delineate mirano a garantire una politica abitativa sostenibile, inclusiva e rispondente ai bisogni della comunità, creando un sistema abitativo più efficiente, equo e in grado di affrontare le sfide del futuro.
Il Protocollo d’Intesa, con validità triennale e rinnovabile, è un impegno concreto per monitorare l’attuazione delle azioni e delle misure proposte.
La CISL e il SICET, insieme alle altre parti firmatarie, vigileranno affinché i contenuti del documento siano costantemente aggiornati e rispondenti alle politiche regionali, garantendo che le nostre comunità possano beneficiare di un sistema abitativo equo e sostenibile.
Ora la palla passa al Governo: auspichiamo che le proposte avanzate dalla Regione vengano ascoltate e che si arrivi a definire un Piano Casa nazionale solido ed efficace”.