Si celebrerà domenica 28 luglio la IV Giornata mondiale dei nonni e degli anziani. Il tema scelto dal Santo Padre, “Nella vecchiaia non abbandonarmi” (cfr. Sal 71,9), intende sottolineare come la solitudine sia, purtroppo, l’amara compagna della vita di tanti anziani, spesso vittime della cultura dello scarto. Anche la Diocesi di Faenza Modigliana invita i fedeli a prestare cura e attenzione a nonni e anziani, valorizzandone i carismi e il loro apporto alla vita della Chies e, favorendo l’impegno nel combattere la solitudine. Pubblichiamo di seguito alcuni stralci del messaggio del Papa.

«Dio non abbandona i suoi figli, mai. Nemmeno quando l’età avanza e le forze declinano, quando i capelli imbiancano e il ruolo sociale viene meno, quando la vita diventa meno produttiva e rischia di sembrare inutile. Non scarta alcuna pietra, anzi, le più “vecchie” sono la base sicura sulla quale le pietre “nuove” possono appoggiarsi per costruire tutte insieme l’edificio spirituale. Si è ormai diffusa la convinzione che gli anziani fanno pesare sui giovani il costo dell’assistenza di cui hanno bisogno.
La contrapposizione tra le generazioni è un inganno ed è un frutto avvelenato della cultura dello scontro. Ciò avviene quando si smarrisce il valore di ciascuno e le persone diventano solo un costo, in alcuni casi troppo elevato da pagare. Ciò che è peggio è che, spesso, gli anziani giungono a considerarsi come un peso.

«Non facciamo mancare la nostra tenerezza a nonni e anziani»

Possiamo notare in molti di loro quel sentimento di rassegnazione di cui parla il libro di Rut quando narra della vecchia Noemi che, dopo la morte del marito e dei figli, invita le due nuore, Orpa e Rut, a far ritorno alla loro casa. Una delle due nuore, Orpa, che pure vuol bene a Noemi, con un gesto affettuoso la bacia e se ne va per la sua strada. Rut, invece, non si stacca da Noemi e le rivolge parole sorprendenti: «Non insistere con me che ti abbandoni». Con coraggio, le rimane accanto in quello che sarà l’inizio di un nuovo viaggio per entrambe. In questa IV Giornata mondiale dedicata a loro, non facciamo mancare la nostra tenerezza a nonni e anziani, visitiamo coloro che sono sfiduciati e non sperano più che un futuro diverso sia possibile. All’egoismo che porta allo scarto e alla solitudine contrapponiamo il cuore aperto e il volto lieto di chi ha il coraggio di dire “non ti abbandonerò!” A tutti voi, carissimi nonni e anziani, e a quanti vi sono vicini giunga la mia benedizione accompagnata dalla preghiera. Anche voi, per favore, non dimenticatevi di pregare per me».