Il nome della struttura è “Kum”, che nella lingua aramaica significa “Alzati”, per richiamare lo stimolo di Gesù alla giovane risanata, ed è un’associazione che a Teramo, attraverso un poliambulatorio di medicina solidale gestito da professionisti in pensione, offre visite ai più poveri. Nello studio, che è stato inaugurato ufficialmente qualche settimana fa lavorano gratuitamente oltre 30 medici di diciotto diverse specialità, tra le quali cardiologia, pneumologia, neurologia, reumatologia, dermatologia, diabetologia, ortopedia, urologia, ginecologia, psichiatria e psicologia. Alla presentazione dell’iniziativa il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, riconfermato lo scorso anno per un secondo mandato, ha affermato: “Nel nostro piccolo facciamo realtà del dettato costituzionale secondo il quale vanno assicurate cure gratuite agli indigenti. E appunto la gratuità e la messa a disposizione delle professionalità che saranno coinvolte, peraltro a titolo di pieno volontariato, assicurano solidarietà a chi non può curarsi”.

Le persone, spesso, rinunciano a rivolgersi a medici specialisti per problemi economici. Secondo l’ultimo Rapporto sul Benessere Equo e Sostenibile realizzato dall’Istat, il 4,5% della popolazione in Italia nel 2023 ha rinunciato a causa delle lunghe liste di attesa e il 4,2% lo ha fatto per motivi economici. L’idea iniziale è stata di un cardiochirurgo dell’ospedale di Teramo e oggi coordinatore dei medici di Kum. “Ci siamo chiesti insieme ad altri colleghi – racconta – se dopo essere andati in pensione potevamo fare qualcosa per essere utili alla società civile”.

Il gruppo di medici ha costituito l’associazione che poi, con il sostegno del Comune, si è affiliata all’Auser, l’organizzazione che promuove l’invecchiamento attivo. Partecipano all’iniziativa anche altri professionisti interessati a offrire gratuitamente il loro aiuto, dall’assistenza informatica alle pratiche amministrative. Un’iniziativa che ci dimostra, ancora una volta, che scegliere di fare un gesto di solidarietà, aiuta a cambiare prima di tutto se stessi, poi la realtà che ci circonda e anche – speriamo davvero possa riuscirci – tutto il mondo!

Tiziano Conti