È nato ufficialmente il gruppo di lettura Macondo a S.Agata. L’iniziativa, promossa da Rita Salaroli e Donatella Donati in collaborazione con la Biblioteca Comunale L. Ricci Garotti prevedeva la nascita di un gruppo di appassionati della lettura. Un’affluenza inattesa, oltre 35 persone, con i libri in mano, alle quali si è rivolta Rita Salaroli. Macondo è il nome di un villaggio immaginario di case di argilla e canna costruito sulla riva di un fiume, protagonista di Cent’anni di solitudine di Gabriel Garcia Marquez.

Manca la biblioteca, c’è il bibliohub e ora il gruppo di lettura

A S. Agata non c’è più una biblioteca, ma solo un bibliohub, non ci sono più libri nelle nostre case invase da acqua e fango, ma c’è la voglia di ritrovarsi e di fare comunità attraverso i libri. I libri curano le nostre ferite, ci aiutano ad evadere, a sognare, a viaggiare con la mente, ad elaborare questa tragedia che ha travolto le nostre vite, ma dal fango è nato questo piccolo sogno. «Creare un gruppo di persone che riescano a trovare svago attraverso la lettura – ha spiegato Donati – , utilizzando il potere terapeutico della lettura e della condivisione per mitigare i sentimenti negativi creati dagli eventi traumatici dell’alluvione». Nello Statuto, alcune regole tra cui avviare una serie di incontri dove scambiare titoli di libri e le emozioni che da questi sono scaturite. Rita Salaroli integra gli interventi e suggerirà i titoli per gli incontri successivi curando le liste di libri da proporre per le prossime letture. Donatella Donati, per la componente organizzativa, prenderà accordi per gli spazi, le date, le comunicazioni tra gli appartenenti al gruppo, raccoglierà le esigenze organizzative, curerà le comunicazioni e i collegamenti con la bibliotecaria del bibliohub per mettere a disposizione i libri nominati e richiesti dai lettori negli incontri e con l’assessora alla cultura Elisa Sgaravato. La prima serata si è svolta in un clima familiare, piacevole e interessante con interventi dei presenti e scambio di opinioni: chi aveva portato con sé il proprio libro del cuore, chi l’ultimo libro letto per raccontarlo o consigliarlo agli amici.

Armanda Capucci