Si sta rimettendo in moto la macchina per realizzare le “Idee ricostituenti” rimaste nel cassetto, bloccate specialmente dall’alluvione. Tre anni fa infatti, in pieno periodo di emergenza sanitaria, l’Unione della Romagna Faentina aveva lanciato il progetto «come antidoto alle restrizioni» con l’intento di migliorare e riqualificare alcune aree delle città, tarandosi su esigenze e proposte dei cittadini. Sulla piattaforma online erano arrivate ben 42 proposte, poi vagliate dalla commissione tecnica di riferimento, che ne aveva giudicati come realizzabili nove, di cui cinque solo a Faenza.
Il “Giardino dei diritti” e il “Palco nel parco” sono già stati realizzati
Tra quelle che avevano ricevuto il bollino verde dalla commissione ad hoc e ottenuto un finanziamento di 5mila euro, due sono già state realizzate. Il Giardino dei diritti è realtà al parco Tassinari. Risultato all’epoca il più votato e sostenuto dall’istituto comprensivo Europa, il giardino aromatico si è integrato con l’orto scolastico della scuola Gulli e con le piante della memoria esistenti. Nella sezione dedicata, all’interno del parco è possibile trovare (e raccogliere) erbe e piante da utilizzare in cucina.
Alla realizzazione del giardino e alla sua cura avevano provveduto gli stessi alunni. Il progetto aveva fornito anche due aule per la didattica all’aperto, sempre nello spazio delle Gulli, entrambe realizzate utilizzando sezioni di tronchi, liberamente utilizzabili da tutte le scuole di Faenza. Nella top cinque dei progetti più votati c’era “Il palco nel parco”, sempre al Tassinari, che è stato inaugurato qualche settimana fa. Si tratta di uno spazio attrezzato per accogliere eventi e serate, la cui gestione è affidata al rione Verde. Anche in questo caso i materiali utilizzati sono in sintonia con l’ambiente. Al Tassinari infatti adesso c’è una piattaforma-palco in castagno delle dimensioni di 4×6 metri, con un’altezza di circa mezzo metro. Il palco è il fulcro delle attività che si tengono al parco di via Cavour e, con l’arrivo dell’estate, sta già ospitando iniziative di carattere culturale e sociale.
A breve il campetto da street basket davanti alla piscina comunale
Sarà pronto invece nel giro di qualche settimana il tanto atteso campo da street basket. «Il campetto scelto – spiega il vicesindaco Andrea Fabbri – era in origine quello all’interno del complesso ex Salesiani: un’area livellata di 240 mq, ma con l’alluvione abbiamo deciso di rinunciare. Oggi ne abbiamo individuato un altro di fianco al Palabubani». Fra il palazzetto dello sport e l’entrata della piscina c’è infatti già un piccolo campo da basket che ora si rifarà il look. «Arriveranno a brevissimo canestri nuovi – ha aggiunto Fabbri – che consentiranno l’attività di tre contro tre».
Fabbri, «Entro l’anno l’ apiario urbano e la Passeggiata digitale a Castel Raniero»
Gli ultimi due progetti più votati erano stati la Passeggiata digitale e un apiario urbano. Il primo prevedeva la mappatura di luoghi storici e naturalistici tra Castel Raniero e l’Olmatello con una guida digitale attivabile sul posto grazie a Qr code posti su colonne-leggìo. Alla base del secondo progetto, invece, c’era l’idea di collocare in città arnie da osservazione per guardare da vicino il mondo delle api, fondamentali per la tutela della biodiversità e in grado di restituire informazioni utili sulla salute dell’aria e dell’ambiente. «Questi ultimi due progetti – conclude Fabbri – erano rimasti al palo, ma contiamo a breve di recuperarli. Vorremo rifinanziarli nella variazione di bilancio del Consiglio comunale di fine luglio per poi realizzarli entro la fine dell’anno. Il progetto relativo alle api era già stato verificato nei dettagli, mentre la Passeggiata digitale, che richiede più passaggi, ed era rimasta leggermente indietro. Abbiamo intenzione di ricontattare i ragazzi, rivedere i preventivi, e fare alcune verifiche prima di partire». Le colonnine per i Qr code dovranno infatti essere realizzate in legno e non in metallo e, ovviamente, dovranno essere rispettati tutti i vincoli paesaggistici.
Barbara Fichera