Ceramiche, sabbia, fiori, ma anche cd e persino scarpe: tre classi terze del liceo artistico Torricelli-Ballardini di Faenza, hanno messo in scena la fuga in Egitto compiuta dalla sacra famiglia duemila anni fa, in una rivisitazione che non perde di vista l’attualità. 48 opere in ceramica che raccontano la “capacità di mettere a disposizione un talento di squadra, un gesto che va al di là della sola dimensione artistica” come ha sottolineato Massimo Isola, sindaco di Faenza nel corso dell’inaugurazione della mostra presso la chiesa di Santa Maria dell’Angelo messa a disposizione da diversi anni dal Museo diocesano come laboratorio di arte contemporanea.
La professoressa: “Ho visto il brivido di diventare grandi”
“Non è la prima volta che questa chiesa ospita dei giovani – ha ricordato monsignor Mariano Faccani Pignatelli, direttore del Museo diocesano-. Questa sede in particolare deve non solo la sua fondazione ai gesuiti nel ‘600 ma venne frequentata nei secoli successivi dai loro studenti. Ancora oggi si possono scorgere i graffiti sulla balaustra di fronte all’altare”. Tra i giovani di oggi, invece, c’è chi ha messo in risalto il passato, chi il presente, chi gli aspetti legati alla prigionia, chi ha voluto guardare oltre, puntando sulla libertà e la pace. Nonostante il tema forte, il risultato finale è di grande freschezza. “C’è stato fermento, caos, paura, il brivido di diventare grandi – ha raccontato Sonia Marchiani, docente del liceo– Li ho visti mettersi in discussione, piangere e ridere, riflettere, allargare i propri orizzonti”. Si tratta del secondo progetto come ha ricordato l’architetto Davide Rava che ha curato il progetto insieme agli alunni. “I ragazzi hanno indagato un episodio drammatico ricordando che ancora oggi molte famiglie sono costrette a fuggire. L’orizzonte preso in considerazione è stato molto ampio, comprendendo anche i vangeli apocrifi”. I ragazzi hanno seguito il progetto in tutte le sue fasi, occupandosi anche dell’allestimento e della parte grafica. Per visitare la mostra c’è tempo solo fino al 6 giugno, termine dell’anno scolastico. Ingresso gratuito, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00.
Barbara Fichera