La 100 km del Passatore, giunta alla sua 49esima edizione, ha veramente tanti aneddoti e storie da raccontare. Tra queste c’è sicuramente quella di Marta Billi, faentina classe 1943, che vanta 28 partecipazioni alla Firenze-Faenza e in ben 25 occasioni è riuscita a tagliare il traguardo di piazza del Popolo. La signora Billi è dunque ancora oggi la prima donna per partecipazioni alla 100 km, in regione. “Correre per me è vita – spiega Marta Billi -. Non sono mai stata un’atleta competitiva, non mi è mai interessato particolarmente il risultato ma ho sempre amato correre perché mi ha sempre fatto stare bene. Ogni volta che arrivavo al traguardo di Faenza il primo pensiero era: basta, non la rifarò mai più! Poi però un mese dopo stavo già pensando a come allenarmi, per arrivare preparata all’edizione successiva.”
La prima Cento nel 1978. “Subivamo tanti pregiudizi. Era opinione comune che le donne non fossero adatte alle ultramaratone”
La prima 100 km Marta Billi l’ha corsa nel 1978, quando la manifestazione era davvero agli albori e “ci si allenava in solitaria, tra le colline, nei ritagli di tempo tra il lavoro e la famiglia. Eravamo davvero dei pionieri, non c’era tutta la preparazione atletica odierna e per noi donne era ancora più difficile, subivamo davvero tanti pregiudizi. Era infatti opinione comune che le donne non avessero abbastanza resistenza per correre maratone e ultramaratone e che il podismo non fosse un’attività adatta a loro.”
Eppure è proprio la prima 100 quella a cui la signora Marta è maggiormente legata perché “in quegli anni lavoravo all’ospedale Sant’Orsola, vivendo dunque a Bologna ma sognavo di trasferirmi, nuovamente, a Faenza, città dove sono nata e di cui sono innamorata. Affrontai quindi la 100 km come una sorta di ‘voto’: mi ripetevo che se fossi riuscita a tagliare il traguardo allora avrei potuto tornare a vivere a Faenza.”
E così è stato, ora Marta Billi vive con il marito Vittorio Matteuzzi, tra Sarna e Brisighella: 63 anni di matrimonio e una grande passione in comune: la corsa. Vittorio ha infatti corso, insieme a sua moglie, sette edizioni della 100 km del Passatore. “La passione per la corsa – commenta la signora Marta orgogliosa – l’ho trasmessa io a mio marito! E lui, per riuscire a tenere il mio passo ha anche smesso di fumare.”
L’ultima 100 km disputata dalla Billi risale al 2006 ma non ha rappresentato sicuramente un addio al mondo del podismo. “Ho lasciato la 100 km con, tra tutte le edizioni, un tempo migliore di circa 13 ore e nel 1996 sono anche arrivata prima tra le faentine ma non ho mai smesso di correre perché mi appassiona moltissimo. Sono tesserata con due importanti gruppi sportivi del nostro territorio: Atletica 85 Faenza e il Gruppo Sportivo Lamone di Russi. Con la società faentina gareggio tutt’ora nei cross che sono delle corse campestri brevi. Ho poi corso molte 21 km e diverse maratone con il Gruppo Sportivo Lamone, tra cui quella di Russi dove ho ottenuto il miglior risultato, nel 1993, correndola in 3h e 53 minuti”.
Marta Billi: “Correre è la mia vita”
Tante gare podistiche insomma, nel corso degli anni ma nessuna speciale come la Firenze-Faenza. “La 100 – spiega Billi – richiede tanti sacrifici ma sono legata a lei in maniera viscerale. E’ una competizione splendida, che ho sempre corso non guardando troppo all’orologio ma godendomi il panorama delle nostre colline, i rumori del bosco e, al calar del sole, le lucciole e la luce della luna. Ho sempre cercato di arrivare al traguardo gustandomi ogni attimo di questa gara che è davvero unica.” Marta dunque segue ancora con affetto la 100 km e ogni anno, come tanti faentini, aspetta i concorrenti e si emoziona moltissimo. “Quando li vedo arrivare mi commuovo, soprattutto quando scorgo qualcuno in difficoltà perché so benissimo cosa sta passando in quei momenti e i sacrifici che ha fatto per arrivare fin lì.”
Samuele Bondi