Neanche il tempo di mettere via i quaderni, che nelle famiglie scatta l’ansia di ‘piazzare’ i figli, mentre i genitori lavorano. Da decenni i tempi di lavoro e scuola sono disallineati, con tre mesi e mezzo di ‘buco’, difficili da colmare specie per le famiglie più fragili. In attesa – per chi può – delle vacanze con mamma e papà e in assenza di nonni o parenti, i centri estivi diventano un salvavita. Stare insieme, giocare, fare nuove amicizie magari con un piccolo spazio per i compiti non è sufficiente.

I centri estivi parrocchiali, fondamentali per le famiglie

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I centri estivi parrocchiali rappresentano un punto di riferimento fondamentale per le famiglie: non solo gioco e divertimento, ma un percorso di crescita che coinvolge bambini e educatori. Una realtà felice, tra le tante della nostra Diocesi, è il Creyamo che i giovani della parrocchia del Paradiso organizzano dal 2008, quest’anno in tandem con San Giuseppe. Per allungare il periodo, infatti, alle due settimane di luglio si aggiungono anche le tre di giugno, per un totale di circa un mese e mezzo di copertura. Il Cre di via dal Pozzo è già operativo, mentre quello al Paradiso prenderà il via il primo di luglio.

Il Creyamo del Paradiso parte il primo di luglio con 50 animatori e 90 bambini

«Le iscrizioni sono praticamente chiuse – spiega Chiara Minardi, presidente dell’Azione cattolica al Paradiso – e, come avvenuto negli anni passati, siamo quasi sold out». Il Creyamo accoglie ogni anno 60 bambini delle elementari (suddivisi per tre fasce di età) e 30 delle medie, per un totale di 90 bimbi e una cinquantina di animatori (che prestano servizio a titolo gratuito), oltre a volontari che si dedicano a cucina e pulizie. Uno staff collaudato che si rinnova ogni anno con nuove leve. «Abbiamo educatori dai 14 anni in su – precisa Chiara – alcuni sono giovanissimi. A loro chiediamo soprattutto l’attenzione ai dettagli, ma abbiamo anche spinto molto sui percorsi di formazione in Diocesi, a cui si sono aggiunti momenti di preparazione organizzati da noi. Pensiamo infatti che la relazione educativa non possa essere improvvisata, anche se chi educa è giovane – precisa Chiara -. I più grandi, invece, hanno un’esperienza collaudata come catechisti ed educatori e nei campi diocesani di Azione cattolica. Ci abbiamo messo molto impegno, non lasciando niente al caso, con un occhio ai prezzi che, grazie alla presenza di operatori volontari riusciamo a tenere bassi».

Un percorso di crescita umano e spirituale per grandi e piccoli

Le attività uniscono non solo i più piccoli, ma permettono di costruire relazioni solide anche tra animatori in un ambiente sano e di crescita. Il centro estivo del Paradiso propone ogni anno due temi: uno ludico, l’altro di formazione. «Il tema di fantasia sarà la serie targata Disney Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo – precisa Chiara – adattamento della saga di Rick Riordan, dove un ragazzo americano scopre di avere legami di parentela con le divinità greche, mentre san Filippo Neri sarà al centro del percorso di formazione». Il Creyamo non è un doppione, magari più economico, di altri centri estivi, ma mette al centro un percorso di crescita umana e spirituale. Tre sono gli aspetti che gli educatori del Paradiso hanno voluto mettere in risalto. «Vivere la relazione con Dio e con gli altri nella gioia – spiega Chiara -, poi il tema dell’oratorio nato 500 anni fa, quando non era di moda occuparsi degli ultimi e infine l’educazione. Non basta ‘badare’ i bambini, bisogna essere preparati». Il centro estivo cerca di andare incontro anche alle famiglie meno vicine alla vita parrocchiale, senza dimenticare i piccoli con disabilità. «Abbiamo momenti di preghiera mattina e sera, e raccontiamo la storia di un santo. Pensiamo che siano messaggi universali e per questo adatti a tutti». Il Creyamo si conclude con un’uscita solo per gli educatori con meta Firenze.

Barbara Fichera